BRINDISI – La Cisl, che da sempre include tra i driver di sviluppo il settore crocieristico a Brindisi, il cui porto per la conformazione che lo caratterizza è tra i rarissimi “fiordi d’Italia” esprime particolare soddisfazione per quanto appreso qualche giorno fa, ovvero l’iniziativa del presidente dell’Autorità di sistema portuale Ugo Patroni Griffi, finalizzata al concreto delinearsi di ulteriori e diversificate prospettive di approdi di provenienza nazionale e internazionale per il 2018 e persino per la stagione 2019 – 2020, rivelando per questo un’importante capacità di programmazione e di pianificazione anche a medio e lungo termine.
Lo stretto raccordo, per una maggiore corresponsabilità tra le varie componenti del sistema Brindisi – Autorità portuale, Prefettura, Amministrazioni locali, politica, rappresentanze politiche, soggetti produttivi e sociali del territorio – sarà la condizione per rafforzare, rendere strutturali e ulteriormente efficaci le ricadute economico-sociali anche di questo importante settore, a condizione di connetterlo ad altri vettori di sviluppo consolidati cui, quest’area, è altrettanto vocata: turismo, infrastrutture materiali e immateriali, commercio, artigianato, capacità ricettiva, mare, entroterra, tradizioni, cultura, musei, eno-gastronomia, tipicità locali, ecc.
Tale connessione “istituzionale locale”, così come abbiamo analizzato nell’ultimo consiglio generale Cisl territoriale, alla presenza di tutto il gruppo dirigente provinciale e della confederazione regionale e nazionale a Brindisi presso il Palazzo Nervegna, andrebbe intesa come il suggello di un vero e proprio patto o accordo sociale, fondato anche sui capisaldi del marketing territoriale, della legalità, della buona occupazione, della programmazione a medio e lungo termine, della formazione mirata, della capacità anche di intercettare finanziamenti specifici.
Insomma la Cisl crede fermamente che oggi c’è in gioco il futuro di Brindisi, dell’intera area provinciale e che, attraverso il citato raccordo “istituzionale locale”, il territorio si potrà e dovrà rinfrancare dalle forti difficoltà e criticità presenti.
Potrà farlo affiancando al sistema produttivo esistente, che è necessario rafforzare e rilanciare, modelli di sviluppo aggiuntivi in grado di tener testa alla crisi sociale, economica ed occupazionale in particolar modo giovanile con cui qui ci si misura quotidianamente.
Brindisi è pronto a rivivere una seconda stagione, ma per diventare il porto più interessante dell’Adriatico ha bisogno di un nuovo terminal,e di un retroporto fatto di villaggio turistico ,e di un retroaroporto di strutture ricettive.capisco che in regione non abbiamo consiglieri brindisini,ma confido nella intelligenza di chi dirige la struttura portuale dell’Adriatico