Quello che di drammatico sta accadendo in questi giorni e’ proprio quello che bisogna evitare: due scuole una contro l’altra. Studenti dell’una contro l’altra, genitori degli uni contro gli altri. Quando la questione e’ invece di una semplicita’ concettuale unica: mantenere e potenziare entrambi gli istituti. Quella seconda scuola media fu, decenni fa, una grande conquista sociale per Latiano, perche’ dava dignita’ a quei quartieri periferici del paese, e quindi dignita’ a tutte quelle famiglie della zona. Quando una scuola chiude, invece, e’ simbolicamente la morte della cultura e del progresso sociale di una comunita’. Le scuole vanno aperte, non chiuse. Il liceo Palumbo e’ un fiore all’occhiello per Latiano, va assolutamente potenziato e sviluppato, perche’ orgoglio per tutti noi. Ma mai al prezzo della chiusura di una scuola pubblica nostra. Mai. E non si tratta di andare a piedi, o di prendere l’autobus, perche’ queste sono stupidaggini: si tratta di simboli, di storia, di cultura, di progresso sociale, di conquiste per cui i nostri nonni hanno combattuto. Si tratta di diritti individuali. Chi deride i genitori offesi, le tante centinaia di persone indignate per una scelta presa senza alcuna discussione preventiva, d’imperio e con la forza del potere, non ha capito il sentimento popolare, non e’ connesso con la sua gente. Un paese e’ anche i suoi simboli, e la BENEDETTO CROCE lo e’ da decenni, perche’ fu un diritto conquistato da tante persone, con la potenza delle idee. Quelle persone avevano un sogno: un futuro migliore del loro per i propri figli, attraverso lo studio e l’istruzione. Questo e’ per me il cuore del problema, e per questo sono accanto a tutte le persone che protestano vibratamente per la decisione ormai presa. Il mio appello e’ semplice: fermiamo la giostra, ascoltiamo il paese reale fatto di famiglie perbene, e la politica dia un sussulto di buonsenso e ragionevolezza, trovando una soluzione che salvi la scuola media e tenga conto delle necessita’ del liceo di ampliarsi e potenziarsi. Salviamo entrambe le scuole, per ricucire la frattura sociale Che si aperta, altrimenti questo e’ un paese condannato a un inarrestabile declino.
Tommaso Cavallo (ex assessore Att. Produttive)