L’Energeko ed il Comune si attrezzano per il recupero del biogas. Prima però si attendono i soldi dalla Regione per sbloccare Autigno

BRINDISI – “Abbiamo lavorato con la dott.ssa Danzì affinché tra le attività dell’Energeko vi sia anche la gestione dei rifiuti ed in particolare il recupero del biogas dalle discariche, il che potrebbe portare dei soldini nelle casse. Una progettualità rivolta dunque al bene della città, in modo da evitare il ripetersi degli errori della cosiddetta politica e di viaggiare finalmente tranquilli”.

Ad affermarlo è Bobo Aprile dei Cobas, che nel maggio scorso denunciò il licenziamento di due dipendenti delle aziende Geoambiente/Elettrogas, i quali operavano da anni all’interno della discarica di Autigno per conto del Comune, svolgendo attività di recupero del gas che si forma dai rifiuti e trasformandolo in energia pulita. Tale attività è adesso stata sospesa per via della grande quantità di percolato presente e si attende che dalla Regione arrivino i 2,5 milioni di finanziamenti per la bonifica dell’ultimo lotto della discarica, anche se in questi mesi buona parte dei lavori di messa in sicurezza sono già stati conclusi. Se la Regione dovesse dare seguito alle promesse, allora si potrebbe chiedere il dissequestro dell’impianto e riavviare le attività all’interno della discarica, tra le quali c’è appunto quella legata al biogas. Ed è proprio per questo motivo che la Energeko, quando ha dovuto modificare il proprio statuto, ha previsto di attrezzarsi in tal senso, così da non esternalizzare il servizio e renderlo direttamente remunerativo per le casse comunali. Tuttavia bisognerà attendere la prossima amministrazione politica per comprendere se il lavoro impostato dalla struttura commissariale e dagli amministratori delle partecipate sarà portato avanti o se viceversa sarà osteggiato per portare avanti gli interessi particolari che hanno dilaniato la città.

 

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