È in corso, da alcune settimane, il rilevamento dei rifiuti marini presenti sulle spiagge di Torre Guaceto, attività inserita nel programma di monitoraggio previsto dalla Direttiva quadro 2008/56/CE sulla strategia per l’ambiente marino.
La raccolta di questi dati ci permetterà di mettere a punto misure per minimizzare la quantità di rifiuti immessi nell’ambiente marino.
Il rilevamento è condotto in nove aree di campionamento, ciascuna di una lunghezza pari a 33 metri, e distribuite su tre diverse spiagge dell’Area Marina Protetta. In questi giorni abbiamo chiuso la prima fase di analisi dei dati raccolti nel periodo 2017/2018.
I rifiuti rinvenuti appartengono ad una vasta tipologia di oggetti di dimensioni molto variabili. I più frequenti sono i rifiuti in materiale plastico. Tra questi si menzionano reti utilizzate nelle attività di pesca e di produzione di mitili, tappi e contenitori per i più svariati utilizzi.
Molto frequenti sono anche oggetti di uso ospedaliero e sanitario, tra cui i bastoncini in plastica di cotton fioc.
Per dare un’indicazione sulla loro abbondanza, limitatamente ai dati sino ad oggi acquisiti per l’AMP di Torre Guaceto, si consideri che i bastoncini di cotton fioc possono raggiungere valori superiori ai 1000 pezzi per area di campionamento, a cui corrisponde una densità di circa 4 bastoncini per metro quadrato di spiaggia.
Ed occorre considerare che gli oggetti osservati possono essere stati rilasciati da qualunque tratto costiero dell’Adriatico, oltre che dalle imbarcazioni che lo attraversano.
Il prosieguo del monitoraggio ci consentirà di avere indicazioni sulla velocità di accumulazione dei rifiuti sulle spiagge. Ma intanto possiamo già guardare al futuro con speranza.
Nelle ultime ore, grazie all’appello #FaidaFiltro lanciato da Legambiente, MareVivo, WWF e numerose altre associazioni ambientaliste al quale il Consorzio di Gestione della Riserva ha aderito, è stato approvato l’emendamento alla Legge di bilancio che mette la parola fine all’utilizzo delle microsfere di plastica nei cosmetici. Ma non solo.
Insieme al divieto di microplastiche nei cosmetici è stato approvato anche il bando ai cotton fioc di plastica che, ora, potranno essere prodotti solo in materiale biodegradabile e compostabile.
Una grande vittoria, e si comprende l’importanza del risultato ottenuto, soprattutto se si amplia la portata del proprio sguardo e ci si concentra sull’intero Paese. Con la campagna norifiutinelwc.it le associazioni hanno rilevato la presenza di 7mila cotton fioc su un campione di 46 spiagge italiane.