SAN VITO DEI NORMANNI – L’ospedale San Camillo De Lellis situato a Mesagne, chiuso già da quattro mesi, è protagonista di una petizione volta alla sua riapertura, frutto di un’iniziativa avviata dal movimento giovanile di Fratelli d’Italia Gioventù Nazionale Mesagne, in collaborazione con Gioventù Nazionale Provincia di Brindisi.
Dati gli ottimi risultati ottenuti dalla Raccolta firme ed avendo ricevuto una grande affluenza al banchetto, con la richiesta esplicita di non mollare, verrà riproposta questa iniziativa anche nei paesi limitrofi.
Questa volta a San Vito dei Normanni con Gioventù Nazionale San Vito e sempre in collaborazione Gn prov. di Brindisi, i cittadini, domani 21 Gennaio, potranno contribuire con una firma, recandosi al banchetto che sarà posizionato presso il piazzale della “Basilica Santa Maria della Vittoria”, dalle ore 09:00 alle ore 13:30. (Se la condizioni meteo dovessero essere avverse verrà rimandato alla domenica successiva.)
Il diritto alle prestazioni sanitarie continua a subire le conseguenze di una politica volta allo smantellamento, alla riduzione, ai tagli di fondi e forze. Infatti, la minaccia di chiudere diversi ospedali e reparti è stata messa già in atto. I fondi concessi dal governo centrale alla Regione Puglia, per la sanità, si sono assottigliati e di conseguenza per ottimizzare i costi sono stati chiusi diversi Ospedali e Reparti, con il pericolo di trasferire i pazienti fuori dalla provincia.
Il San Camillo è un ospedale che, fino al 1 Settembre 2017, contava su un operato efficiente e adeguato. Oggi, la chiusura del San Camillo, grava su tutta la provincia, compreso sull’Ospedale Perrino di Brindisi, ormai sovraffollato e impossibilitato a far fronte a un tale riversamento di persone presso le sue strutture.
Gioventù Nazionale, si è fatta quindi promotrice di una raccolta firme per chiedere la riapertura del San Camillo a Mesagne, ospedale di comunità.
Giuliana Galasso Presidente di Gioventù Nazionale Prov.di Brindisi afferma:
“Noi come Movimento Giovanile, interessati a tutti i problemi che investono il territorio, riteniamo che questo problema rechi danni ai nostri cittadini e a quelli dei paesi limitrofi. Abbiamo quindi proposto questa iniziativa sulla base di lamentele che ci sono giunte e di promesse non mantenute.”