FRANCAVILLA FONTANA – Si è tenuto stamane, con gli studenti del Liceo Scientifico “Francesco Ribezzo” di Francavilla Fontana, il secondo appuntamento del progetto didattico sul tema della legalità e della corruzione “Corretti e non Corrotti”.
Presenti all’incontro oltre al Prefetto anche il Signor Procuratore della Repubblica, Dr. Antonio De Donno, il Commissario Straordinario, Dr. Guido Aprea, il Dirigente dell’Ufficio Scolastico Prof. Vincenzo Nicolì, il rappresentante di Confindustria, Avv. Ercole Farina Valaori, e il referente eventi di Rassegna Azzurro Salentina, Dr. Giuseppe Marasco.
Particolarmente attiva è stata ancora una volta, la partecipazione degli studenti all’iniziativa, che per l’occasione hanno realizzato un’interessante pubblicazione sulla percezione del fenomeno della corruzione. Il lavoro è stato sviluppato attraverso un’indagine statistica e l’analisi degli episodi di corruzione che si sono verificati negli ultimi anni nel territorio di Francavilla Fontana.
Dei circa poco meno 500 intervistati, come si potrà osservare dai dati rilevati nel prospetto allegato, desta particolare stupore e in qualche modo preoccupa, la circostanza che: il 59% degli intervistati ha dichiarato “di essere a conoscenza di un atto di corruzione nella propria città”, che il 35% “è a conoscenza nel proprio ambiente di favori personali, non del tutto leciti, in cambio di regali o di denaro” e che 29.9% “ha ricevuto offerte di ricompense in cambio di un intervento fuori dalle regole”, per contro, il 66.4% degli stessi intervistati “non ritiene sia possibile giustificare la corruzione e quindi occorra denunciarla” e il 33,6% “ritiene che la corruzione in alcuni casi si possa giustificare”.
Emerge quindi in tutta la sua evidenza l’opportunità di coinvolgere i giovani in una riflessione del fenomeno e dei comportamenti ad esso correlati e sulla necessità di denunciali in tutte le sedi ritenute più opportune.
“…per essere cittadini con la “C” maiuscola” – ha affermato il Prefetto Valenti – “e non diventare involontariamente complici e sostenitori del malaffare, occorre un’unica virtù: il coraggio di denunciare. Serve a poco discutere e dolersi che le cose vanno male se poi, voi stessi cari ragazzi, fornite a noi rappresentanti delle Istituzioni, la prova che il costume generale, anche tra i ragazzi, è quello di girare la testa dall’altra parte. Vi ringrazio intanto, per il lavoro svolto e mi auguro tuttavia di ritrovarci a fine anno scolastico con una più matura coscienza e con un impegno a essere testimoni e paladini di legalità”.
Alla fine mese un altro appuntamento per “Corretti e non corrotti”, il Prefetto incontrerà gli studenti del Liceo Scientifico “Leonardo Da Vinci” a Fasano.