“L’ennesimo drammatico caso di abuso su un minore, avvenuto nel brindisino, che ha visto una bambina di 13 anni vittima delle violenze del dirigente di una associazione sportiva, non può che lasciare impietriti. Difficile commentare gesti che segneranno indelebilmente la vita di una ragazzina, impossibile accettare che fatti simili, che si sarebbero per di più protratti nel tempo, non siano puniti, al termine dell’iter processuale, con pene esemplari. Chi ferisce un bambino, compromettendone la serenità futura non crea un danno alla sola vittima, ma all’intera comunità. E’ d’obbligo condannare, senza giustificazione alcuna, chi si macchia di pedofilia. Mentre la giustizia farà il proprio corso, il legislatore potrà invece colmare un grave vuoto normativo, introducendo i test psicoattitudinali per tutti coloro che abbiano a che fare con i giovani, si tratti di istituzioni scolastiche, sportive o religiose. Una società civile ha il dovere di essere intransigente di fronte a tanta vergogna”, lo dichiarano Vincenza Labriola e Mauro D’Attis di Forza Italia.