Come candidato Sindaco, ma a nome anche di tutta la coalizione che mi sostiene, continuo a ritenere che non vi sia spazio per due aeroporti civili, Brindisi e Grottaglie, così vicini.
I motivi sono del tutto evidenti : il bacino di utenza, i costi da sostenere per la gestione di due scali con traffico passeggeri, rendono antieconomico e insostenibile la coesistenza dei due aeroporti, a pochi chilometri di distanza, che inevitabilmente dovrebbero farsi concorrenza tra loro decretando la fine di entrambi.
E’ quindi evidente che in ambito civile va rafforzato il sistema aeroportuale pugliese basato, per il traffico passeggeri, sui due scali di Brindisi e Bari che avendo superato i 6 milioni di passeggeri nel 2017, sono un patrimonio per l’economia pugliese da salvaguardare e potenziare e non da indebolire con concorrenze sterili ed improduttive.
L’aeroporto di Brindisi va infatti potenziato con un raccordo ferroviario che consenta facilmente e velocemente ai residenti delle province di Taranto e Lecce di arrivare in aeroporto fornendo servizi efficaci e a basso costo per l’utenza. Ed in questo senso accogliamo con favore la notizia delle scorse settimane del finanziamento di quest’opera sicuramente più efficace del previsto Shuttle.
Gli aeroporti di Foggia e Grottaglie possono avere il loro ruolo nel sistema a rete pugliese con compiti e obiettivi predefiniti , Foggia come scalo per la protezione civile e Grottaglie sui cargo e a supporto dell’industria aerospaziale, ma non certo sul traffico passeggeri.
Purtroppo oggi la politica del campanile prende il sopravvento e le forze politiche tutte dei territori di Foggia e Taranto, nessuna esclusa, dal centro destra al centro sinistra passando per il movimento 5 stelle, per assecondare improbabili speranze ed aspettative dei tarantini e foggiani chiede il potenziamento degli scali di Foggia e Grottaglie anche con voli civili rischiando di far implodere il sistema aeroportuale pugliese.
Fare rete invece dovrebbe portare all’esatto contrario, non distruggere quello che c’è e funziona, come l’aeroporto di Brindisi che va potenziato, ma aggiungendo nodi della rete con obiettivi e missioni differenti, che evidentemente non possono essere il traffico passeggeri.
Invito quindi tutti i consiglieri regionali brindisini, di qualunque schieramento, a prendere posizione in consiglio regionale per salvaguardare l’intero sistema aeroportuale pugliese, definendo missioni differenti per i 4 aeroporti.
Se avremo l’onore di amministrare la città da giugno faremo sentire con forza la nostra voce e difenderemo lo scalo di Brindisi sia per il suo potenziamento per il traffico civile sia per contrastare il piano industriale di Enav che prevede lo spostamento a Roma del centro di controllo.
Riccardo Rossi
Candidato Sindaco Brindisi Bene Comune, Partito Democratico, Liberi e Uguali.
Finalmente un politico saggio è bene informato , Sig Rossi il 10 giugno la mia famiglia la voterà’ , lei ha dimostrato attraverso questa dichiarazione e non solo di essere una persona molto seria , ma sopratutto a conoscenza dei fatti , la prego di fare leva se mi consente sui lavori di ampliamento sia delle sale d’imbarco che del piazzale aeromobili appena inaugurati che porterebbero l’aeroporto del Salento dagli attuali 2,500,000 di passeggeri ai 4,000,000 grazie ai 38 milioni di euro investiti da Adp negli ultimi anni , i vertici devono dare un senso a tutto questo cercando di catturare nuovi vettori affinché la domanda turistica del territorio salentino in continua crescita dia una risposta in termini aero-trasportici sempre più completa , altro che Grottaglie …………