Da ieri si è diffuso sul web, un “particolare” e “simpatico” annuncio di lavoro emesso da una nota pasticceria di Brindisi.
Cosa c’è di strano? In questa richiesta di personale, l’autore, invece di elencare una serie di competenze utili alle mansioni da ricoprire (aiuto pasticcere e due banconiste) si afferma quanto segue: “non si cercano persone grasse, la bella presenza è richiesta, ma non del tutto importante “..
Voglio credere o che sia uno scherzo o che ci sia stato un errore!!
Questo annuncio mostra quanto l’obesità continua a costituire un fattore di discriminazione nella nostra società.
Le persone in sovrappeso sono una delle categorie sociali più colpite da pregiudizi e stigma.
Perché ? Nel senso comune di crede che il comportamento alimentare dia totalmente sotto il nostro controllo e quindi se una persona è in sovrappeso “è colpa sua”.
In realtà, le cose non stanno proprio così, poiché, è noto che il peso corporeo dipende da molti fattori tra cui, di fondamentale importanza, quello psicologico.
In una società in cui l’apparire è più importante dell’essere, dilagano pregiudizi sull’obesità in ambito lavorativo perché vengono attribuiti, a queste persone, stereotipi negativi quali l’essere pigri, poco coscienziosi, meno competenti..
Ma sappiamo benissimo che è folle e soprattutto senza evidenze scientifiche pensare che esiste alcuna correlazione tra peso corporeo competenza e professionalità !
Sperando che si tratti di un errore, chiedo all’autore di questo “simpatico annuncio” di avere la clemenza di rimuoverlo o almeno di modificarne il contenuto poiché quanto riportato diffonde un messaggio discriminatorio, offensivo e lesivo nei confronti delle persone in sovrappeso.
Le conseguenze di questi pregiudizi sono gravissime perché influiscono negativamente sul benessere psicologico incrementando ansia, depressione, bassa autostima e soprattutto ritiro sociale di chi vive questa condizione.
Concludo cercando di sdrammatizzare: se esistessero solo persone con una particolare attenzione alla forma fisica che non mangiano quindi zuccheri, grassi e carboidrati, a chi vendereste i vostri buonissimi pasticcini?
Dr.ssa Francesca Cafarella
Psicologa psicoterapeuta