BRINDISI – Massimo Ciullo, candidato Sindaco della coalizione di destra/centrodestra, si dice aperto ad ogni soluzione per affrontare le varie tematiche sul tavolo ed auspica un ampio coinvolgimento della comunità nelle scelte che si andranno ad effettuare. Non a caso nel suo programma di governo è prevista l’istituzione di un organo di consulta composto da ordini professionali ed associazioni che possa essere interpellato prima di ogni questione strategica da affrontare.
Tra le situazioni da vagliare nel merito vi è ad esempio l’opportunità di chiudere il ciclo dei rifiuti attraverso impianti pubblici o mediante l’intervento di privati di livello: per Ciullo, posto che si debba mirare al recupero degli impianti esistenti, non sarebbe da disdegnare anche il coinvolgimento di privati nella gestione di un impianto di compostaggio (nel programma si avanza l’ipotesi di prevederne uno nell’area del Petrolchimico), così come si dice aperto a valutare il coinvolgimento della Energeko nella gestione di tali attività.
Il filo rosso del suo progetto di città sembra imperniarsi sulla incentivazione degli investimenti dei privati, e ciò anche mediante un capillare sistema di defiscalizzazione che preveda sgravi per le aziende che dovessero assumere under 35, canoni di locazione ad 1 euro per le cooperative di under 35, riduzioni delle imposte comunali per chi dovesse aprire nuove attività in Centro. Soprattutto in merito alla rivitalizzazione di quest’ultimo, Ciullo immagina i Duc come un motore efficace per far decollare il commercio ed ipotizza di utilizzare parte dei 700.000 euro di oneri compensativi versati da Aliotto proprio per incentivare la nascita di nuove attività. Ineludibile secondo il candidato della destra sarebbe anche una rivisitazione dell’attuale Piano della sosta, da lui definito “inaccettabile”, attraverso il ripensamento del sistema delle fasce orarie, l’introduzione della prima mezz’ora di sosta gratuita e, nel lungo periodo, anche la realizzazione di parcheggi multipiano (ad esempio all’interno del Palazzo degli Uffici Finanziari).
Rispetto all’accoglienza turistica, poi, Ciullo sostiene che sia necessario creare un marchio Brindisi (un’ipotesi potrebbe essere “Brindisi Porta del Salento”), mentre per la riqualificazione del fronte-mare si potrebbe riprendere ed attualizzare il progetto di Brindisi Città d’Acqua, che passa anche dall’approvazione del Pug, secondo l’avvocato brindisino da licenziare entro 12 mesi. Rispetto al porto, invece, nel programma di Ciullo è presente una forte critica verso l’attuale governance dell’Autorità di Sistema Portuale, oltre che una velata proposta di accorpamento del porto di Brindisi con quello di Taranto, per il candidato Sindaco maggiormente affine alle esigenze di quello di Brindisi.
Originale è poi l’idea di provvedere ad una bonifica dei terreni contermini la centrale di Cerano attraverso la creazione di una estesa foresta, che possa “sanificare” l’area e che possa essere gestita da un ente che veda la partecipazione della stessa Enel. E rispetto all’insediamento della multinazionale, Ciullo si dice scettico sulla possibilità di dismettere quella centrale “dall’oggi al domani”. L’ex assessore, inoltre, punta il dito contro Confindustria e Cna, che a suo avviso non tutelerebbero a dovere le Pmi alle prese con i colossi industriali del territorio: Ciullo porta l’esempio degli oneri che le imprese dell’indotto devono sopportare per iscriversi alla piattaforma predisposta da Enel per gli appalti, oneri che il candidato quantifica in circa 2.000 euro.
Discorso aperto anche sulla gestione degli abusivismi: per Ciullo, mancando le risorse economiche per procedere agli abbattimenti (è il Comune che deve anticipare le somme per poi rifarsi sui proprietari), bisognerà valutare caso per caso e non arroccarsi dietro a posizioni preconcette: non sono escluse, dunque, ipotesi di circoscritti condoni edilizi, soprattutto se riguardanti costruzioni sorte per “necessità”.
Anche Ciullo, infine, si dice propenso ad un abbattimento dei ticket per l’utilizzo degli impianti sportivi, soprattutto per le categorie più svantaggiate. Ed a proposito di queste ultime, l’avvocato non chiude all’ipotesi di zone di espansione slegate dall’edilizia residenziale ma collegate alla realizzazione di edilizia popolare e nuovi servizi. Inoltre, particolare attenzione dovrà essere dedicata alle periferie ed alla rigenerazione urbana delle stesse, che passa anche dalla diffusione della street art e dalla realizzazione di aree verdi e campetti per praticare sport.
Andrea Pezzuto