Cavalera: “Affronteremo il ‘bisogno estremo’ dando pasti gratuiti a chi vive in uno stato di profonda difficoltà”

Il numero di famiglie brindisine che non riescono ad arrivare a fine mese e che vivono abbondantemente sotto la soglia di povertà continua a crescere.

E’ frutto di una crisi in cui versa il Paese, ma anche di una situazione ancora più difficile che interessa direttamente la nostra città. La chiusura di numerose aziende del comparto industriale, la crisi del commercio, il mancato rilancio del settore agricolo ed un turismo che ancora non ha i “numeri” per rappresentare una valida alternativa occupazionale: sono questi i fattori che determinano un peggioramento della situazione, ben oltre il dato medio nazionale.

L’Amministrazione Comunale punta a determinare le condizioni per agevolare una ripresa economica ed occupazionale, attraverso la cantierizzazione di tutti gli interventi già finanziati, ma soprattutto accelerando la tempistica necessaria ad autorizzare nuove attività economiche.

Nel frattempo, si può fare qualcosa di importante anche per combattere il “bisogno estremo”: quello che vede tantissimi nostri concittadini in difficoltà anche per portare un piatto di pasta in tavola.

Il Comune di Brindisi è proprietario di un Centro cottura realizzato nel rione Perrino. La sua capacità va ben oltre il numero di pasti necessari per soddisfare il bisogno delle mense scolastiche e quindi ci sono le condizioni ideali per produrre pasti in più.

Per farlo il Comune potrebbe impiegare parte delle risorse già inserite nei capitoli di spesa dei servizi sociali, ma soprattutto potrebbe invitare aziende e semplici cittadini a fare donazioni che raggiungerebbero concretamente i più bisognosi.

La rete di distribuzione dei pasti vedrà coinvolte le Caritas parrocchiali di ogni quartiere e sarebbero proprio i parroci ad aiutarci a tracciare la mappa del bisogno estremo.

A ciò andrebbe ad aggiungersi il fatto che il Centro cottura rimarrebbe in funzione per l’intero arco dell’anno, con indubbi benefici occupazionali.

Insomma, nel frattempo che si concretizzino opportunità occupazionali, è nostro compito combattere la “fame” di chi ci vive accanto. E possiamo farlo da subito.

Roberto Cavalera – candidato Sindaco di Brindisi

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