La casa del gigante è il primo romanzo di Elizabeth McCracken: pubblicato negli Stati Uniti nel 1996, è da poco uscito in Italia per Bompiani. La pluripremiata autrice di Boston (la rivista Granta inseriva il suo nome tra quelli dei venti migliori narratori sotto i quarant’anni) scrive una storia ambientata a Cape Cod negli anni ’50 e, attraverso le parole della voce narrante e protagonista Peggy Cort, racconta di un amore unico e singolare quanto lo sono i suoi protagonisti. La venticinquenne Peggy è una bibliotecaria austera, ostinatamente chiusa nella convinzione che l’amore sia cosa che non la riguardi più e totalmente assorta dal lavoro e dalla mirabile possibilità che i libri le offrono per entrare in contatto con gli altri e porsi all’efficiente servizio dei loro desiderata. E poi c’è James, creatura delicata e indifesa pure se enorme: è lui il giovane frequentatore della biblioteca affetto da gigantismo che Peggy ha l’occasione di incontrare quando è appena undicenne, l’attrazione di Cape Cod, il ragazzo più alto del mondo. Passerà del tempo prima che si parli d’amore, la vita ci metterà tutto il suo impegno nel dare profondità tragica alle esistenze di ciascuno, eppure arriverà il momento in cui Peggy capirà che la sua non è refrattarietà all’amore, ma solo attesa della possibilità di cambiare tutto e amare come nessun altro. Amare James «perché era giovane, stava morendo e aveva bisogno di me. Ho amato non solo la sua altezza, ma la cautela con cui si dedicava a qualunque passatempo, la sua serietà, il suo strano senso dell’umorismo che mi sorprendeva sempre. L’ho amato perché volevo salvarlo, e perché non potevo. L’ho amato perché volevo essere abbastanza per lui, e non lo ero». Con parole che muovono dal presente per risalire a trentacinque anni prima, la voce di Peggy restituisce la forma delicata con cui il sentimento si manifesta, la forza naturalmente in grado di opporre allo sguardo altrui e il dolce combinarsi delle lettere di un segreto alfabeto amoroso quando sfida l’incubo e la fine.
Diana A. Politano