Lo specchio d’acqua disseminato di luci riflesse del porto interno di Brindisi sarà lo splendido scenario di due celebri capolavori di Händel: la «Musica sull’acqua» e la «Musica per i reali fuochi d’artificio», in programma mercoledì 29 agosto alle ore 21 in zona Sciabiche, porta Thaon De Revel. È il quarto appuntamento del «Barocco Festival Leonardo Leo», giunto quest’anno alla sua XXI edizione per continuare a esplorare l’orizzonte musicale della Scuola Napoletana del Settecento. Condurrà la serata il giornalista Antonio Celeste.
Sullo scivolo di alaggio del porto vecchio è atteso l’«ancient Brass Ensemble» con un concerto, scelto in funzione del contesto, che include i due celebri capolavori di Händel: la «Musica sull’acqua» (1715-17) fu scritta per una festa sul Tamigi, mentre la «Musica per i reali fuochi d’artificio» (1749) per una grande orchestra comprendente numerosi strumenti a fiato.
A differenza di Bach, Händel sopravvisse alla propria epoca e fu ammirato e conosciuto da Haydn («Il maestro di tutti noi»), da Mozart (che riorchestrò una versione in tedesco del Messiah) e da Beethoven, che lo definì «il più grande compositore che sia mai vissuto».
La sua musica strumentale è legata soprattutto ad alcuni eventi della vita di corte dei sovrani inglesi del tempo, Giorgio I e suo figlio Giorgio II. La composizione di «Musica sull’acqua» si fa risalire al 1717 poiché nel luglio di quell’anno, durante una festa notturna, il re si recò a Chelsea, lungo il Tamigi, per poi fare ritorno al palazzo di Saint James. Il corteo comprendeva diverse barche, su una delle quali vi era un gruppo di cinquanta strumentisti che eseguivano musiche appositamente composte da Händel. Molti londinesi assistettero allo spettacolo dalle rive o in barca. Secondo le cronache del tempo, l’intero fiume si presentava ricoperto di chiatte e barche, e Giorgio I apprezzò la musica tanto da ordinare ai musicisti, sebbene fossero esausti, di ripeterne l’esecuzione tre volte fin oltre la mezzanotte, escludendo la sosta del sovrano per la cena. Le tre suites hanno diverse caratteristiche strumentali. La prima è ampia e festosa, la seconda (che in origine non aveva gli archi) maestosa, la terza, infine, più dimessa.
La suite «Musica per i reali fuochi d’artificio», invece, fu eseguita nell’aprile 1749 a Green Park, per celebrare la Pace di Aquisgrana. Firmata l’anno precedente da Giorgio II per porre fine alla guerra di successione austriaca. La prima versione aveva solo strumenti a fiato e percussioni ma, in una successiva occasione, Händel riorchestrò la partitura, aggiungendovi gli archi. Dal punto di visto formale, il compositore di Halle impiegò l’ouverture alla francese, in due tempi, e numerose danze, come la bourrée, il minuetto, il passepied, l’hornpipe e il rigaudon, nello stile del divertissement francese.
Il re non badò a spese e volle che si celebrasse l’avvenimento con grandi festeggiamenti e fuochi d’artificio, questi ultimi prodotti da una gigantesca struttura in legno, costruita dallo scenografo teatrale Giovanni Niccolò Servandoni. Quando l’opera venne pubblicata, Händel avrebbe voluto presentare il lavoro come un’ouverture ma la Corona diede il titolo di «Musica per i reali fuochi d’artificio» come propaganda in favore di un trattato altrimenti impopolare. In programma anche la suite di Tielman Susato.
Mercoledì 29 agosto ore 21.00 – Brindisi, zona Sciabiche (porto vecchio)
MUSICA SULL’ACQUA E FUOCHI D’ARTIFICIO
Händel, gli altri e la musica d’alta cappella
Ancient Brass Ensemble
Trombe: Francesco Protopapa, Dario Spennato, Valerio Vantaggio, Francesco Manco
Corni: Giordano Coronese, Ivano Paladini
Tromboni: Massimiliano Crispino, Ludovico Centonze, Alessandro Quarta, Vito Pellegrino
Tuba: Donateo Sabatino
Percussioni: Diego Gira
Maestro di concerto: Fabio Bene
Antonio Celeste conduzione serata