𝐏𝐀𝐔𝐋 𝐇𝐀𝐑𝐑𝐈𝐒: 𝐐𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐒𝐜𝐨𝐧𝐨𝐬𝐜𝐢𝐮𝐭𝐨 – Evento di Cultura Rotariana

Venerdì 30 Agosto, presso l’incantevole residenza del presidente Francesco SERINELLI a Torchiarolo si è tenuto l’evento di Cultura Rotariana:

“𝐏𝐀𝐔𝐋 𝐇𝐀𝐑𝐑𝐈𝐒: 𝐐𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐒𝐜𝐨𝐧𝐨𝐬𝐜𝐢𝐮𝐭𝐨”

organizzato dal Rotary Club di Brindisi VALESIO.

La serata ideata per divulgare la cultura Rotariana e per conoscere meglio idee e pensieri del suo fondatore Paul HARRIS si è rivelata subito un gran successo in particolare grazie all’ amichevole e meravigliosa accoglienza del Presidente e della consorte la Dott.ssa Fausta DE CARLO, alla decisamente notevole preparazione del relatore Angelo DI SUMMA, all’intervento di un emozionato e giovanissimo presidente dell’Interact Club di Brindisi VALESIO Edoardo Giovanni DE ROCCO, e alla numerosa, attenta e interessata partecipazione di tutti i presenti Rotariani e non.

Dando seguito a quanto più volte dichiarato, “tra gli attori principali del mio anno ci saranno i giovanissimi”, il Presidente Francesco SERINELLI ha subito accolto di buon grado la volontà espressa dal giovane DE ROCCO, figlio e nipote di rotariani, di descrivere come viene visto Paul HARRIS da un ragazzino di 13 anni. Il Presidente dell’Interact Club di Brindisi VALESIO ha ricevuto il plauso di tutti i presenti dopo aver parlato del fondatore del ROTARY come se fosse uno “zio”, una persona di famiglia, suggerendo a tutti, in particolare agli adulti, di ascoltare più spesso, soprattutto nei momenti più bui, il bambino che hanno dentro esattamente come fece Paul HARRIS prima di fare qualcosa di buono, qualcosa di grande, come la fondazione del ROTARY.

Chiamato a rispondere alle stimolanti domande dell’Istruttore del Club Giovanni DE ROCCO, il relatore Angelo DI SUMMA ha tenuto piacevolmente incollati alle sedie i numerosi presenti raccontando diversi paradigmi sul personaggio più citato, probabilmente meno conosciuto e spesso nominato attraverso un meccanismo psicologico che non prevede di capire il suo pensiero, ma di giustificare il proprio magari attraverso una frase che gli viene, spesso erroneamente, attribuita.

Dopo essersi complimentato con il giovane Presidente INTERACT Edoardo per aver colto alcuni passaggi fondamentali della vita di Paul HARRIS, ha fatto presente a tutti i presenti quanto il nome del fondatore del ROTARY venga troppo spesso strumentalizzato senza che si conosca veramente chi fosse, la sua personalità, le motivazioni profonde e il mondo culturale che lo ha ispirato.

In definitiva Paul HARRIS è il più citato, ma il meno conosciuto!

Nella speranza di farlo vedere non come il fondatore del Rotary, ma come un conoscente, quasi un amico, Angelo DI SUMMA descrive un Paul HARRIS molto diverso da quello di consueto raccontato: dal bambino estremamente legato ai nonni al ragazzo grande amante degli scherzi, dal giovane viaggiatore sempre alla ricerca di nuovi stimoli culturali all’adulto che sceglie di andare a vivere in una città caotica, corrotta e malsana come era la Chicago a cavallo tra il 1800 e il 1900. L’unico punto che realmente lega i vari periodi della sua vita è la fame di cultura che lo porta a viaggiare 5 anni in giro per il mondo prima di intraprendere l’attività professionale e che lo convince ad aprire il suo studio nella sporca e cattiva Chicago proprio perché incuriosito dal caos che la caratterizzava.

Fortemente influenzato dalla filosofia di Emerson, dalla quale deriva quello che poi sarà prima il pragmatismo e poi l’utilitarismo, Paul HARRIS pensa di avere una responsabilità nei confronti di una realtà economica disastrata e sleale nella quale ognuno tende a danneggiare il prossimo e matura l’intuizione di rivolgersi a professionisti e commercianti suggerendogli di fondare il ROTARY e di iniziare a fare affari puliti insieme introducendo il concetto fondamentale di amicizia come criterio etico per regolamentare l’attività economica e facendo passare il messaggio per il quale chi ha più amici fa più affari e di conseguenza più profitto.

Nonostante il parere contrario dei soci del suo club, capendo che il problema dell’economia Americana era sempre lo stesso, decide di esportare il modello Rotariano di Chicago anche nelle altre città riscuotendo fin da subito un enorme successo. Data la rapida diffusione comprende la necessità di standardizzare gli ideali Rotariani e, pur riconoscendone la legittima indipendenza, decide di far nascere l’associazione dei Club, tenere la prima convention, grazie alla quale almeno una volta l’anno si riunivano, e, in un’epoca nella quale ancora esistevano dei forti limiti nella comunicazione, di fondare la rivista come fonte di informazione e spazio di reciproca conoscenza.

Un’altra grande intuizione del fondatore fu quella di legare il Rotary alle politiche dei Presidenti Franklin Delano ROOSEVELT e Thomas Woodrow WILSON che furono i primi a fare delle riforme sul lavoro infantile e femminile e che portarono alla nascita di un capitalismo diverso che coincise con la rivoluzione industriale di Henry FORD il quale ha avuto il merito di capire che facendo lavorare meno e pagando di più gli operai che costruiscono le automobili poi sono i primi che le acquistano facendo di fatto aumentare i profitti, girare l’economia e nascere la civiltà dei consumi. Questo fu il meccanismo che cambiò completamente l’economia e di questo meccanismo il Rotary fu protagonista dato che Paul HARRIS ha messo a disposizione di Henry FORD la ruota d’oro partecipando di fatto, attraverso la rete di Club, alla nascita di quel capitalismo cosiddetto etico.

Terminata la riunione il presidente Francesco SERINELLI ha distribuito a tutti i soci presenti, e non solo, il “Manuale della Conoscenza dei principi ROTARIANI e del CLUB” e ha ringraziato l’amico Angelo DISUMMA omaggiandolo con le TROZZELLE artistiche simbolo del Club.

Notevole l’accoglienza riservata dalla Dott.ssa Fausta DE CARLO, consorte del Presidente, che ha offerto a tutti i presenti uno squisito, appetitoso e abbondante aperitivo rinforzato per la tradizionale conviviale Rotariana nata fin dalle prime riunioni quando Paul HARRIS e gli altri impegnatissimi soci riuscivano a riunirsi per discutere solo durante le ore solitamente dedicate al pranzo.

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