25enne precipita nel vano ascensore, la lista degli indagati potrebbe allungarsi

Le indagini sulla morte di Clelia Ditano, la 25enne fasanese precipitata una settimana fa nel vano dell’ascensore dal quarto piano del condominio di via Saragat, potrebbero portare all’iscrizione di nuovi indagati che, ad oggi, nel registro vede un solo nome, quello dell’amministratore del condominio, di proprietà di Arca Nord Salento. Passaggi necessari per eseguire gli accertamenti tecnici irripetibili, essenziali per chiarire le cause della morte di Clelia. Al momento, l’ipotesi di reato è omicidio colposo. Intanto giovedì prossimo il pm Livia Orlando conferirà l’incarico per l’autopsia che sarà eseguita nella stessa giornata dal medico legale Domenico Urso e che dovrà stabilire l’orario della tragedia e capire se la 25enne sia deceduta sul colpo o sia rimasta agonizzante sul tetto dell’ascensore per qualche ora, prima di essere trovata.
Gli accertamenti tecnici riguarderanno principalmente l’ascensore, posto sotto sequestro. Sarà esaminato per identificare le cause del malfunzionamento e verificare se disponeva di tutte le autorizzazioni necessarie. Verrà analizzato anche il telefonino della ragazza. La documentazione relativa all’ascensore è già stata acquisita dal magistrato. L’azienda responsabile della manutenzione ha dichiarato di aver effettuato l’ultimo controllo semestrale a fine aprile, due mesi prima dell’incidente, come confermato dai condomini. Potrebbe, invece, esserci stata una mancanza di revisione, il controllo biennale dell’impianto, affidato ad una ditta terza e non a quella che esegue la manutenzione ordinaria. A chi spettava richiederlo? Anche su questo si concentrano le indagini della Procura.
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