La rosacea è una alterazione patologica della cute, che interessa di solito l’area centrale del volto e si manifesta con eritema, teleangectasie e con lesioni infiammatorie di tipo acneiforme (cioè con papule e pustole simili a quelle dell’acne). Quest’ultima caratteristica la fa definire anche “acne rosacea”oppure. Più comunemente, è definita couperose. L’età di insorgenza è fra i 30 e i 50 anni, ma talvolta esordisce in epoca più precoce (puberale o post-puberale).
L’incidenza, secondo alcuni studi, sarebbe maggiore tra i fumatori rispetto ai non fumatori. Al contrario, il consumo di alcolici e di caffè sembra non avere alcun effetto significativo sull’incidenza della malattia
Fra i tanti possibili fattori patogeni studiati, vi sono l’esposizione ai raggi ultravioletti, i radicali liberi, una aumentata reattività dei vasi sanguigi, fattori infettivi. I batteri intestinali possono avere un ruolo nella causa di questo problema, così come l’Helicobacter pylori. Questo potrebbe anche spiegare il miglioramento dei sintomi manifestati da alcuni pazienti che assumono una dieta povera di carboidrati.Tale dieta limiterebbe il materiale a disposizione necessario per la fermentazione dei batteri intestinali e quindi ridurrebbe le popolazioni batteriche.
Si distinguono 4 tipi di rosacea:
- Eritemato-telangectasica, caratterizzata da eritema persistente, teleangectasie, prurito e bruciore. Una caratteristica di questo sottotipo è la tendenza a una persistente vampata di rossore (flushing) nel viso.La pelle è particolarmente sensibile e reattiva tendendo a diventare molto secca . Tali segni, possono comparire oltre che sul viso, su orecchie, petto, collo e scalpo. Una caratteristica del rossore è che in genere non coinvolge la zona perioculare.
- Papulo-pustolosa, simile alla comune acne, con cui può essere confusa per l’associazione di pustole e papule con l’eritema. Colpisce più frequentemente donne di mezza età che presentano l’eruzione acneiforme e l’arrossamento nella parte centrale del viso.
- Fimatosa, caratterizzata dalla presenza del rinofima associato a ispessimento della cute del volto. Colpisce più frequente i maschi in età avanzata, ed è caratterizzata dall’ispessimento della pelle, da aspetti nodulari irregolari, da ipertrofia ed iperplasia delle ghiandole sebacee. Si osserva frequentemente sul naso, (rinofima), ma anche su mento (gnatofima), fronte (metofima), palpebre (blefarofima) o sulle orecchie (otofima).
- Oculare, quando prevalgono congiuntivite con secchezza oculare, blefarite e fotofobia. Gli occhi diventano più suscettibili alle infezioni. Frequentemente individui che manifestano segni di rosacea Eritemato-telangectasica e Fimatosa presentano anche sintomi agli occhi.
Il trattamento della rosacea prevede sia un approccio di tipo comportamentale, sia uno farmacologico. Nel primo gruppo rientrano misure quali l’evitare l’esposizione alla luce solare e l’uso di prodotti per la pelle contenenti alcol e alcuni oli essenziali, come quelli di eucalipto, menta piperita e chiodi di garofano. La terapia farmacologica si suddivide a sua volta in topica (locale) e sistemica (generale). La terapia topica, che rappresenta generalmente la prima scelta, è basata principalmente su metronidazolo e acido azelaico. Entrambi sono considerati efficaci e con scarsi effetti collaterali. La terapia sistemica, al contrario, è indicata in casi moderati o gravi e comprende prevalentemente antibiotici appartenenti alle classi dei macrolidi. Tra i possibili rimedi sono stati studiati anche estratti di piante come il Chrysanthellum indicum, ottenendo buoni risultati in termini di efficacia e tollerabilità nelle forme moderate.
Il laser vascolare per uso dermatologico, a lunghezza d’onda singola, oppure la luce pulsata , a spettro più ampio, offrono uno dei migliori trattamenti per la rosacea, in particolare per l’eritema (arrossamento) della pelle. Questi macchinari utilizzano la luce per penetrare nell’epidermide e centrare i capillari nello strato del derma della pelle.
Altre terapie dermatologiche di supporto, possono essere i peeling medicali, con acidi specifici a concentrazioni tali da avere un effetto curativo soprattutto nei casi di coinvolgimento batterico.