E’ trascorso quasi un mese dall’invio della nostra richiesta urgente di incontro, all’Amministrazione comunale di Brindisi, al fine di discutere sulle criticità lamentate dai cittadini sul fronte del servizio di igiene urbana e di raccolta differenziata nella Città.
Non una semplice necessità ma un obbligo sancito dalla legge (ex art. 2, L. 24/12/2007), purtroppo, rimasto inevaso da chi oggi sembra prendere finalmente atto delle problematiche ed annuncia la convocazione urgente di un incontro con l’azienda aggiudicataria dell’appalto, tenendo fuori dal confronto le associazioni legittimate a rappresentare gli interessi dei cittadini/consumatori.
Tale incontro, stanti le notizie trapelate a mezzo stampa, anziché superare le criticità ha rischiato di legittimare lo status quo in relazione alle aree da attenzionare, alle modalità di svolgimento del servizio e agli obiettivi da perseguire.
Il capitolato d’appalto, già carente di per sé, resta un libro dei sogni e unica certezza rimane: l’aggravio dei costi per i consumatori i quali stanno ricevendo, in questi giorni, esose cartelle Tari, il danno ambientale e di immagine considerata la stagione estiva e l’afflusso di vacanzieri.
Difatti, la Brindisi è allo stremo sul fronte della tutela ambientale, con dati di raccolta differenziata ridotti ai minimi storici, l’assenza di mezzi a basso impatto e in relazione al decoro con zone periferiche e centrali, senza distinzione, divenute discariche all’aperto anche a causa di servizi ed azioni di contrasto inadeguati e/o inesistenti.
Dal centro alla periferia si susseguono, quindi, numerose segnalazioni dei cittadini a cui come Adiconsum intendiamo continuare dare voce e garantire tutele, richiamando ancora una volta l’attenzione di chi a vario titolo ha pubbliche responsabilità.
Giuseppe Zippo