È trascorso poco più di un mese dalla diffusione della notizia relativa all’aggiudicazione “definitiva” dei lavori per la realizzazione di una spiaggia di proprietà comunale presso Cala Materdomini, lungo il litorale nord di Brindisi.
Tuttavia, dopo il dietrofront dell’amministrazione comunale circa gli atti di aggiudicazione dell’appalto, i tempi di avvio dei lavori si sono considerevolmente dilatati con il concreto rischio di perdere i finanziamenti. Rischio scongiurato da una proroga concessa dalla Regione Puglia e dall’annuncio di rinuncia di qualsivoglia azione giudiziaria da parte della ditta esclusa. Nonostante i disguidi ed i relativi epiloghi favorevoli, ad oggi non vi è traccia di alcun cantiere in zona con il rischio di non poter disporre della struttura per la prossima stagione estiva, ma soprattutto di avere un cantiere nel pieno dell’operatività in una zona ad alta affluenza di traffico e bagnanti. Brindisi si conferma, pertanto, una città non incline alla pianificazione, priva anche in questo caso di un’idea gestionale della struttura e di un regolamento. Ci chiediamo a questo punto, allorquando verrà consegnato il cantiere, quanto dovremo aspettare per avere garantita la custodia, la manutenzione e la piena disponibilità di tutti i servizi di ristorazione e parcheggi in primis. Aspetti che potrebbero determinare incuria ed abbandono con danni irreparabili e ritardi nella fruibilità dei servizi da parte dei cittadini. Per quanto sopra, invitiamo la gestione commissariale ad una disamina delle procedure di avvio lavori e all’adozione di provvedimenti per la gestione de
qua che potrebbero vedere coinvolte le società in House BMS ed Energeko. Dell’esito delle azioni poste in essere sarebbe opportuna un’informativa alla cittadinanza.

Giuseppe Zippo (Presidente Adoc)

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