ADOC su riorganizzazione centro prelievi ex Ospedale Di Summa

Purtroppo quanto abbiamo avuto modo di denunciare da diversi mesi si è concretizzato in ambito sanitario. Il riferimento è al ridimensionamento del centro prelievi ubicato all’interno dell’ex Ospedale “Di summa” con un provvedimento lampo della direzione sanitaria locale. Infatti a partire da ieri la lavorazione dei campioni non avviene più nella stessa struttura ma presso l’ospedale Perrino. Un provvedimento che ha risvolti organizzativi negativi  con ripercussioni sulla struttura centrale che al momento non ci risulta essere stata potenziata ma che determina anche disagi e disservizi e riduzione di prestazioni per l’utenza. Nello specifico alcune analisi stante gli approfondimenti effettuati dalla scrivente con esperti della materia hanno la necessità di essere lavorate nell’arco temporale di un ora dal prelievo per non pregiudicarne l’attendibilità dei risultati. Per quanto sopra, i tempi di stazionamento dei campioni sino alla tarda mattinata di ieri  sommati alle modalità di trasporto consegna e lavorazione mal si conciliano con l’affidabilità delle prestazioni e degli esiti. Ma c’è di più! Il centro prelievi con il nuovo assetto organizzativo risulta precluso ad alcune fasce della popolazione che ne trovavano utile l’utilizzo grazie  alla collocazione nel pieno centro della città. Il riferimento è agli anziani che ricorrono al centro prelievi per le analisi relative alla coagulazione del sangue e alle donne in gravidanza. Due tipologie di utenza su cui vengono abitualmente effettuate analisi  che necessitano di tempi di lavorazione strettissimi.  Cittadini costretti, quindi a raggiungere il Perrino o a rivolgersi ai centri privati se nelle possibilità economiche. E’ questa la sanità di prossimità tanto sbandierata dalla ASL e dalla Regione Puglia? Sono queste le economie di spesa che riusciranno a sanare le deficitarie casse della sanità pugliese? Al momento registriamo solo sprechi considerati i costi dei mezzi e del personale adibito  al trasporto dei campioni  per non parlare delle migliaia di euro di costi per l’acquisto di reagenti caricati nei macchinari che rimarranno inutilizzati in aggiunta alle scorte di magazzino. Preoccupa l’inaccettabile silenzio della politica locale e regionale sull’argomento nonostante avessimo già in tempi non sospetti lanciato l’allarme. ANCHE QUSTO E’ UN COSTO PER LA COLLETTIVITA’!!! A questo punto se non ci saranno cambi di rotta e garanzie per i cittadini utenti l’ADOC UIL non esclude la possibilità di inscenare forme di protesta.

IL PRESIDENTE PROVINCIALE

              ZIPPO Giuseppe

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