Ha ottenuto i domiciliari il 20enne di Brindisi arrestato all’indomani dell’aggressione ai danni di un 30enne mesagnese colpito con un pugno in un locale della movida brindisina la notte tra sabato e domenica scorsa. Al termine dell’interrogatorio di garanzia , il gip Vittorio Testi ha disposto gli arresti domiciliari, così come aveva richiesto il legale che assiste il giovane, l’avvocato Roberto Cavalera, contestualmente alla richiesta di legittima difesa e di derubricare il reato da tentato omicidio in lesioni personali. Nel corso dell’interrogatorio il 20enne ha fornito la sua versione dei fatti. L’arresto era avvenuto poco dopo l’aggressione a M.P., ricoverato al Perrino con condizioni che ora sembrano in via di miglioramento. E’ stato trasferito dal reparto di Rianimazione a quello di Neurochirurgia.
L’indagato ha raccontato la sua versione dell’accaduto, sostenendo di aver risposto a un’aggressione subita da parte di una persona ubriaca, aggiungendo di aver cercato di difendersi. “Ho chiesto a lui di smetterla di farmi del male perché aveva le mani alla gola, e poi l’ho colpito con un solo pugno. Il problema è che è caduto male”, ha dichiarato l’indagato, il quale ha aggiunto che le mani intorno al collo gli avrebbero provocato, a causa di una forma depressiva di cui soffre, un’alterazione della percezione del pericolo, innescando quindi la reazione violenta.