Al «Cinema Teatro Impero» l’opera ultima di Robert Redford e una grande storia d’amore

Continua in questo periodo di festività la programmazione del «Cinema Teatro Impero» di Brindisi. Con due proiezioni giornaliere, alle 18 e alle 20, il cinema entra nel vivo dell’atmosfera natalizia grazie a due titoli di grande interesse ma diversa provenienza e impostazione. In sala fino al 3 gennaio (chiusura 31 dicembre) c’è «Old Man and the Gun», il nuovo film del regista americano David Lowery con Casey Affleck, Danny Glover, Tom Waits, Tika Sumpter, Sissy Spacek e – soprattutto – il protagonista assoluto e incontrastato Robert Redford, che ha annunciato il proprio ritiro dalla scene dopo quest’ultima pellicola.

Un addio che non lascia indifferenti: forse perché Redford è stato uno dei volti simbolo della New Hollywood, un po’ fuorilegge, ladro gentiluomo, cavaliere elettrico ma affabile, caratterizzato dalla folta chioma bionda, dal sorriso luminoso e dall’impegno con il quale affronta ogni aspetto della propria vita, pubblica e privata.

Il film è tratto dall’incredibile storia vera di Forrest Tucker, criminale “di carriera” che ha alternato rapine in banca e rocambolesche fughe carcerarie. Sulle sue tracce c’è l’investigatore John Hunt, impegnato in una caccia all’uomo continua ma, allo stesso tempo, affascinato da questa figura di ladro-gentiluomo che non ha mai usato la violenza contro il prossimo pur riuscendo a compiere intrepide rapine organizzate con arguzia e determinazione. Ma l’incontro con Jewel, una donna che lo ama profondamente nonostante il suo “cattivo mestiere”, fa entrare il fuorilegge Forrest in una nuova, quanto inedita, fase della sua lunga vita.

Dal 4 al 6 gennaio sullo schermo dell’Impero sarà protagonista «Cold War», il nuovo film del regista polacco Pawel Pawlikowski, premio Oscar 2015 per «Ida», una potentissima storia d’amore in bianco e nero ambientata durante la Guerra Fredda. Un melodramma unico e originale, sia per le scelte narrative che per l’elegante fotografia. Nella Polonia alle soglie degli anni Cinquanta, la giovanissima Zula viene scelta per far parte di una compagnia di danze e canti popolari. Tra lei e Wiktor, il direttore del coro, nasce un grande amore, ma nel ‘52, nel corso di un’esibizione nella Berlino orientale, lui sconfina e lei non ha il coraggio di seguirlo. S’incontreranno di nuovo, nella Parigi della scena artistica, diversamente accompagnati, ancora innamorati. Ma stare insieme è impossibile, perché la loro felicità è perennemente ostacolata da una barriera di qualche tipo, politica o psicologica.

Al termine della programmazione festiva, al «Cinema Teatro Impero» sarà di nuovo tempo di rassegna con un nuovo programma di pellicole d’autore.

 

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