Lunedì 21 Ottobre, dalle ore 15.00 alle ore 19.00, presso l’Istituto Alberghiero “S. Pertini” di Brindisisi svolgeràla prima lezione del corso “SaròChef, cuochi nel mondo”, promosso da Caritas Diocesana Brindisi-Ostuni ed Associazione Migrantes Brindisi.
Il corso, della durata di 100 ore, coinvolge 20 studenti provenienti da Costa d’Avorio, Guinea, Gambia, Senegal, Mali, Nigeria, Afganistan, Ghana; migranti e richiedenti asilo motivati a sviluppare l’integrazione interculturale attraverso la gastronomia e ad ampliare la propria formazione per acquisire competenze spendibili nel mercato del lavoro.
In particolaresi intende avvicinare i corsisti alla tradizione gastronomica locale, regionale e nazionale, conoscere i piatti tipici delle etnie maggiormente rappresentate sul territorio locale, creare dei momenti di incontro conviviali e interculturaliinnescando in tal modo uno scambio di “saperi” e di “sapori”.
Il programma del corso prevede un modulo sulla salute e sicurezza sul luogo del lavoro, la formazione per operatori alimentaristi e una parte teorica sulla professione ed i compiti del cuoco.Nelle ore di laboratorio si realizzerà la preparazione, cottura, servizio (sala e bar) edegustazione di ricette semplici e complesse delle varie tradizioni gastronomiche.Al termine del percorso teorico-pratico gli allievi saranno impegnati in varie strutture ospitanti per un periodo di stage.
“SaròChef è il contributo che come Istituto Alberghiero -dichiara il D.S. prof. Vincenzo Micia– vogliamo dare nella costruzione di ponti di civiltà, favorendo, attraverso le nostre risorse professionali, il processo di integrazione di giovani immigrati e il loro inserimento attivo nel mondo del lavoro”.
Gioia e grande soddisfazione nelle parole didon Piero Demita, direttore della Caritas Diocesana, e di Sabina Bombacigno, vice presidente dell’Associazione Migrantes:“E’ davvero bello che Caritas e Migrantes siano, fianco a fianco, promotori di un progetto che sviluppa le peculiarità per cui sono conosciute in città. Migrantes cerca di restituire voce a chi è costretto ad abbandonare la propria terra soprattutto attraverso la scuola di italiano e iprogetti di scambio interculturale ed integrazione. Caritas, conosciuta in città soprattutto per la mensa di via Conserva, desidera guardare ‘oltre’ la preparazione e la consegna di un pasto caldo. Oltre al ‘buono’ che si apprezzerà nei piatti preparati dai nostri futuri chef, si desidera far emergere quel ‘buono’ presente in ogni persona umana, spesso nascosto da pregiudizi e nuove ideologie”.