BRINDISI – Alessandro Antonino, coordinatore provinciale di Democrazia Solidale, interviene sul progetto A2A.
Di seguito, il testo del suo intervento:
Nei giorni scorsi, l’azienda A2A, ha presentato all’Amministrazione Comunale, un progetto riguardante la realizzazione di un impianto solare a concentrazione, che raccoglie i raggi solari e li converte in energia , la realizzazione di un impianto di trattamento rifiuti per la produzione di bio-metano dalla FORSU (Frazione Organica dei Rifiuti Solidi Urbani), e l’installazione di alcune pale eoliche alte circa 25 mt.
Democrazia Solidale, tramite il suo Coordinatore Provinciale Alessandro ANTONINO, dice si alla realizzazione di un progetto innovativo, che mette da parte vecchi progetti di centrali termoelettriche a carbone e combustione di rifiuti in favore dell’innovazione nel campo delle fonti rinnovabili e del trattamento dei rifiuti. Si d’accordo, ma non in quell’area, già occupata dalla centrale Brindisi Nord, praticamente all’interno del porto. Quell’area dovrebbe essere prima bonificata e poi restituita ai cittadini o per lo meno lasciata per svolgere attività portuali, visto che nella stessa area esistono dei vincoli posti dal DPP (Documento Programmatico Preliminare) del PUG(Piano Urbanistico Generale) che vietano l’installazione di tali impianti.
A2A, si impegna ad eliminare i gruppi 1 e 2 della Centrale Brindisi Nord, ma non fa nessun cenno sui gruppi 3 e 4, che in caso di riapertura della Centrale, potrebbero riprendere a funzionare a carbone.
Democrazia Solidale, chiede la possibilità di un incontro con tutte le forze politiche presenti sul territorio, al fine di bloccare questo progetto all’interno della suddetta aerea, che penalizzerebbe oltremodo la città di Brindisi e i brindisini.