I dipendenti Asl di Brindisi da anni sono sotto assedio a causa di attacchi su diversi fronti, con ultimo da parte dei media. Da tempo infatti già dal fronte politico-amministrativo e giudiziario, proviene una vera e propria attività vessatoria, supportata da altre entità riconosciute dallo Stato e non, senza contare che accade spesso vengano oppressi da qualcuno appartenente addirittura alla stessa azienda. Un vero “far west” fatto di scandali nazionali ultimamente per una foto sui social di una coordinatrice, pubblicando nome e cognome sui titoloni di giornale mentre al contrario quando qualcuno viene arrestato per reati penali di una gravità rilevante, la stampa utilizza solo le iniziali, il tutto quasi a voler distruggere una famiglia e non solo al fine di distogliere platealmente l’attenzione da altri problemi che invadono questo territorio con responsabilità che sono riconducibili a tutt’altro ma non ai lavoratori. Capita, ad esempio, in una situazione che è fuori da ogni logica, che chi opera per la sicurezza o per la viabilità in città (polizia municipale) invece di controllare il territorio all’esterno del parcheggio dell’ospedale Perrino, si applichi non lesinando forze ed energie a erogare multe a medici, infermieri e oss e a tutto il personale che, se ha la fortuna di ritrovare il proprio mezzo negli stessi parcheggi, lo ritrovano, ma con una multa. È ampiamente risaputo che il parcheggio interno del “Perrino” sia quello (apparentemente) custodito mentre l’altro all’esterno sia alla mercè di parcheggiatori abusivi, tra i furti e il vasto assortimento di “pezzi di ricambio”, nonché un’evidente strategia occulta di qualche responsabile di servizio “TECNICO o SANITARIO”, nemici all’interno della stessa azienda, tutto ciò dimostra come la situazione sia e resti gravissima, in un’azienda da anni portata allo sbando. Sarcastico poi, che risultino multe anche ai mezzi aziendali, nonché ai mezzi addetti al trasporto sangue tenuti in luoghi freschi per ovvie necessità. Anche la politica regionale si dimostra totalmente incurante, come se tutto ciò che accade in Asl Br avvenga in un altro pianeta, in un altro mondo di un’altra costellazione, giocando a poker con la salute dei cittadini. Ultimo bluff la dichiarazione con promessa di assumere personale nella Asl di Brindisi per poi “assumere” il personale già in servizio, cambiando solo la tipologia contrattuale, condannando quindi questa azienda ad un deficit di personale già esistente, perché, pensate un po’, se a dieci infermieri cambi il contratto non hai assunto altri dieci infermieri, la forza lavoro è sempre la stessa. Non riusciamo a comprendere come vengano fatti questi calcoli, in base a quali algoritmi indecifrabili questi signori siano convinti di risolvere in questo modo le lacune enormi di personale presenti a Brindisi; si dichiarano assunzioni di massa ma il personale di Brindisi è sempre più esiguo, con decine di dipendenti costretti alla fuga e l’altra metà stremata ed esasperata. Si conferma quanto sostenuto nei mesi passati, quando ci si scandalizzava per i reparti senza personale, né abbiamo sentite e lette di schizofrenie… ma il vero problema è che tutto era e resta in una logica premeditata da un sistema “anti Brindisi”.
Lascia inorriditi anche la notizia dei medici multati in ambito regionale per aver “lavorato oltre il consentito”, che allarga le vedute su un sistema patologico che non è solo ad appannaggio di Brindisi quando per lavorare sono stati implorati.
Restiamo sempre più preoccupati per questa escalation con costante e inesorabile declino a tutti i livelli manageriali e organizzativi.
La UIL FPL Brindisi contraria a tutto ciò, opporrà qualsiasi forma di persecuzione a chiunque abbia “strani progetti di smantellamento” nei confronti dei lavoratori di questa Asl, e si attiverà in una campagna di tutela di tutti i lavoratori e della cittadinanza stessa.
Il Segretario Generale
UIL FPL BRINDISI Gianluca Facecchia