BRINDISI – Questa mattina – dichiara Alparone – così come previsto dallo Statuto del Comune di Brindisi e dal Regolamento del Consiglio comunale e più in generale dall’ordinamento nazionale per stimolare la partecipazione attiva del cittadino alle tematiche della propria comunità, ho protocollato un’istanza indirizzata al Sindaco, al Presidente del Consiglio comunale e ai Capigruppo di tutte le forze politiche presenti in Consiglio.
Ho ritenuto – prosegue Alparone – di sottoporre all’attenzione dell’Assise comunale tutta, l’opportunità di ritirare la Delibera 33/2017 approvata dal Commissario Giuffrè, con i poteri del Consiglio Comunale, che autorizza il passaggio del gasdotto TAP sul territorio del Comune di Brindisi.
Credo – dice Alparone – che l’interazione tra il cittadino ed Ente locale debba seguire questo percorso procedurale che esalta il principio democratico di partecipazione. Ho ritenuto opportuno porre all’attenzione della Politica questa questione perché sono convinto che, la stessa, possa prendere la decisione giusta a tutela della popolazione locale, già lungamente vessata sotto il profilo ambientale, sanitario e di sicurezza, visto il numero importante di impianti ad elevato rischio di incidente rilevante già presenti sul nostro territorio. Ho presentato questa istanza da semplice cittadino, svincolato da logiche di partito e non appartenendo a nessuna associazione, ma in coerenza con quello che è stato il mio percorso di cittadino attivo che si interessa della cosa pubblica ed in particolar modo dei temi ambientali. Spero che questa iniziativa, che ho deciso di assumere, possa portare altri miei concittadini ad utilizzare questi strumenti per interagire con la Casa Comunale. Gli strumenti esistono per non essere semplici spettatori ma attivi protagonisti delle scelte che poi incideranno sulle nostre vite, spetta a noi tutti utilizzarli al meglio portando il nostro contributo alla crescita della nostra comunità.
Entrando nel merito, dallo studio della Delibera oggetto dell’Istanza emergono, a mio parere, una serie di problematiche che non sono state affrontate e che, al netto della visione politica, possono divenire potenzialmente pericolose per la popolazione.
Nello specifico, il progetto TAP, così come presentato, prevede la realizzazione ed il passaggio del metanodotto presso contrada “Matagiola” ove insistono già ben quattro metanodotti, dando luogo ad un “hub metanifero” di elevata portata e pericolosità, senza che sia stata eseguita dall’azienda promotrice una specifica procedura VAS ambientale a tutela della sicurezza dei cittadini di Brindisi e Mesagne. Il Comune di Brindisi, con delibera del Commissario Prefettizio, pur potendolo, non ha mai richiesto all’azienda promotrice l’esecuzione della procedura VAS ambientale prescritta ex legge, nonostante il carico ambientale presso contrada “Matagiola” sia notevolmente aumentato ovvero sia aumentata la portata della stazione di trasferimento e pompaggio con arrivo di ulteriori 10 Miliardi di MC di gas naturale e per un totale su quell’area con la TAP di 20 Miliardi di mc. Nessuna valutazione tecnica finalizzata alla salvaguardia ambientale è stata accompagnata al progetto TAP.
Sulla questione – continua Alparone – tecnici esperti in materia ambientale del capoluogo Brindisino si sono espressi negativamente al via libera al progetto eseguito dal Prefetto; tra questi il Prof. Dottore. Francesco Magno, geologo e consulente ambientale, perito di numerose Procure della Repubblica su questioni ambientali, ha espresso contrarietà alla realizzazione del metanodotto in assenza di una VAS ambientale specifica e di procedure idonee alla salvaguardia ambientale del territorio e della sicurezza dei cittadini. Il Commissario Prefettizio al momento di autorizzare il passaggio del metanodotto in assenza di VAS avrebbe dovuto considerare i due interessi pubblici primari coinvolti nella procedura amministrativa ed in particolare verificare che fosse possibile far luogo alla preminenza dell’interesse strategico nazionale poiché tecnicamente il progetto assicurava agli enti territoriali la salvaguardia ambientale e la sicurezza dei cittadini.
Inoltre – conclude Alparone – sulla questione, l’attuale Sindaco e il movimento di cui è espressione, pochi giorni dopo l’approvazione di questa Delibera, ne avevano con forza richiesto il ritiro, così come espresse le sue perplessità e contrarietà, il referente provinciale e Consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Dott. Gianluca Bozzetti. Per tanto credo e spero che la questione venga presa nella dovuta considerazione e che la decisione sia posta all’ordine del giorno del primo Consiglio comunale utile. Questo darebbe la possibilità di dibattere la questione e di prendere le decisioni conseguenti rispetto ad un’opera il cui “solo” passaggio sul nostro territorio, così come ho appena illustrato, presenta una serie di criticità e pericolosità decisamente sottovalutate.
Stefano Alparone
BRAVO!
al di là dell’aspetto tecnico che poco conosco, desidero esprimere apprezzamento per la iniziativa adottata dall’ex consigliere comunale Stefano Alparone di rivolgere al Sindaco, con precise motivazioni, l’invito a ritirare la delibera che autorizza il passaggio del gasdotto da Brindisi. Il Provvedimento, come reso noto dal suddetto, è distinto dal n. 33/2017 del verbale di seduta ed è stato adottato autonomamente dal commissario prefettizio dr. Santi Giuffrè in forza dei poteri del Consiglio comunale assunti a seguito di scioglimento dell’Ente. E’ di tutta evidenza che la rilevanza pubblica dell’atto amministrativo in parola presuppone il coinvolgimento delle rappresentanze politiche- istituzionali e delle sigle sindacali dei lavoratori e delle imprese presenti localmente sul territorio e non può trovare giustificazione la particolare scelta operata dall’organo monocratico in assoluta solitudine. Peraltro esiste l’istituto della revoca degli atti amministrativi e, quindi, laddove vi siano deliberazioni assunte per conto altrui non vi è dubbio della possibilità del ritiro del provvedimento onde evitare i gravi danni che esso potrebbe provocare.
Brindisi 25/09/2018 Franco Leoci