Antonella Vincenti: «Gesto simbolico contro il vandalismo, non propaganda!»

Leggo con grande stupore la nota congiunta degli on. Mauro D’attis e Valentina Aprea nella quale gli stessi attribuiscono all’esecutivo nazionale passerelle da campagna elettorale in seguito alla donazione dei computer fatta dal Pd di Brindisi all’istituto comprensivo Paradiso-Mameli, a poco più di un mese dagli atti vandalici che hanno danneggiato la scuola.

Non si tratta neppure di uno spot mediatico, come sbandiera in modo allarmato il candidato Pietro Guadalupi, bollando incautamente e impropriamente come “beneficienza” una iniziativa che ha tutt’altra natura, quella di esprimere sostegno e solidarietà a un luogo di crescita e di formazione come la scuola: un gesto nient’altro che simbolico che i dirigenti del Pd del territorio hanno voluto compiere malgrado le difficoltà economiche dei circoli. Al punto da suscitare l’apprezzamento della segreteria nazionale del partito.

Alla cerimonia di consegna, che si è svolta nella mattinata di ieri, ha partecipato da remoto anche la vice ministra dell’Istruzione, Anna Ascani, una presenza che aveva l’esclusivo significato di testimoniare l’attenzione e la vicinanza di un rappresentante del Governo al mondo della scuola. Evidentemente D’Attis, Aprea e Guadalupi confondono il presidio delle istituzioni con le bandierine della campagna elettorale, un linguaggio che probabilmente appartiene al loro partito e alla loro coalizione. Ritengo la presenza della vice ministra un atto di sensibilità e di responsabilità, in un momento di particolare fragilità per il mondo della scuola e per gli studenti in modo particolare.

Trovo che il messaggio della rappresentante del Governo abbia un grande valore etico e risponda al bisogno della scuola e dei suoi interpreti di non sentirsi soli, e la visita al complesso che la vice ministra ha annunciato durante il suo intervento lo conferma. L’interesse delle istituzioni è fondamentale presupposto per la corretta integrazione delle scuole, presidi di democrazia e di legalità, nella comunità, specie nelle realtà di periferia: se ciò non fosse sarebbe un grave segnale di debolezza. Dunque, gli zelanti contraddittori siano sereni e non diano interpretazioni strumentali, soprattutto non si facciano prendere dall’ansia da campagna elettorale.

Antonella Vincenti
Componente Segreteria Nazionale
Partito Democratico

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