Le difficoltà di carattere economico e finanziario che in cui versa il Comune di Brindisi hanno formato oggetto di una riunione congiunta della Segreteria Cittadina e del Gruppo consiliare del Partito Repubblicano Italiano.
Dalle notizie apprese dagli Organi di stampa il rischio concreto cui si va contro è che per colmare il deficit di risorse sul bilancio corrente si comprimano i servizi a domanda individuale, specie quelli rivolti alle fasce più deboli della popolazione, e che si continui a fare ricorso ad affidamenti esterni esclusivamente con il metodo dell’offerta economicamente più vantaggiosa, a discapito della qualità dei servizi offerti e delle condizioni contrattuali dei lavoratori impegnati nella erogazione dei servizi, come già è avvenuto per i servizi di integrazione scolastica e di somministrazione dei pasti nelle scuole brindisine.
A giudizio dei repubblicani la politica di riequilibrio del bilancio posta in essere dalla gestione commissariale e proseguita dalla attuale amministrazione, tutta incentrata sulla vendita degli immobili non essenziali per le finalità dell’Ente, ha già dimostrato i suoi limiti.
In primo luogo perché sono state inserite nel bilancio corrente entrate derivanti dalla vendita di alcuni beni sicuramente di difficile alienazione. E’ il caso, ad esempio, dell’immobile che un tempo ospitava l’Agenzia delle Entrate.
In secondo luogo perché dalla vendita degli immobili si realizzano entrate una tantum mentre il deficit di cui pare afflitto il bilancio comunale è di carattere strutturale.
Senza considerare che se dalla alienazione dei beni non si ricavassero le entrate ipotizzate si rischierebbe davvero il default.
Meglio allora agire su quelle voci di entrata e di spesa che hanno il carattere della continuità.
Sul primo versante andrebbe verificato se tutte le aziende proprietarie di sottoservizi nel territorio del Comune di Brindisi paghino regolarmente la TOSAP, come previsto dall’Articolo 10 del relativo Regolamento.
Da questo punto di vista occorrerebbe che il Comune di Brindisi si dotasse quanto prima di un catastato georeferenziato delle reti e dei servizi.
Sul versante delle uscite è indubbio che una delle voci di spesa più rilevante sia quella relativa allo smaltimento dei rifiuti che, tra l’altro, ha fatto si che i cittadini di Brindisi paghino una delle TARI più alte d’Italia.
Sull’argomento il PRI organizzerà nei prossimi giorni una apposita conferenza stampa per illustrare una ipotesi di ciclo dei trattamento dei rifiuti che, sfruttando e completando gli impianti di trattamento esistenti, tutti di proprietà comunale, a fronte di un investimento irrisorio comporterà da subito un abbattimento consistente della TARI, producendo anche benefici notevoli sul bilancio comunale.
Al PRI sembra questo il modo più corretto per esercitare il proprio ruolo di forza di opposizione senza abbandonarsi a manifestazioni plateali di protesta che nulla portano all’arricchimento di un confronto tra maggioranza e minoranza consiliare che deve essere sempre improntato alla correttezza ed al dialogo
Vito BIRGITTA
Segretario Cittadino
Gabriele ANTONINO
Capogruppo Consiliare