La UILFPL Brindisi con la presente, intende fare il punto della situazione riguardante il personale Sanitaservice di tutto il territorio provinciale e su quanto sta accadendo all’interno della gestione aziendale ASL e di conseguenza della stessa Sanitaservice, partecipata al 100%. È giusto ripercorrere le fasi che hanno portato alla situazione attuale: a seguito della esternalizzazione relativa al servizio di pulizia nelle strutture provinciali della ASL DI BRINDISI, si è cercato di costruire con grande pazienza un percorso che andasse a salvaguardare i livelli occupazionali esistenti, con il passaggio del personale addetto all’appalto e non rendere scoperto il fabbisogno strutturale del personale Sanitaservice addetto alle operatività di logistica, ausiliariato, piccola manutenzione, portierato e quant’altro, di supporto alle attività ospedaliere. Tale linea programmatica ha portato a non creare grandi scossoni nella gestione dei servizi, grazie alla responsabilità di tutti i soggetti coinvolti e all’abnegazione e professionalità delle operatrici e operatori coinvolti nel passaggio, che sono centinaia di lavoratori.
A distanza di qualche mese invece, vediamo che quel percorso, costruito con grande sacrificio, ha trovato vari intoppi di carattere burocratico, tanto che in un primo momento si è pensato di addebitare le responsabilità alla Direzione Generale della ASL/BR e di conseguenza all’Amministratore Unico pro tempore della Sanitaservice. Si è compreso che dall’insediamento del nuovo Assessore alla Sanità della Regione Puglia, Dott.re Rocco Palese, che di fatto ritiene le ASL della Puglia e le relative Partecipate, sotto gestione commissariale, snaturando il ruolo dei Vari Direttori Generali chiamati a svolgere ruoli manageriali sui territori locali e creando così disagi alle strutture e ai lavoratori. Vengono messi in atto turni massacranti per sopperire ai servizi scoperti per causa fisiologica legati a questioni lavorative come pensionamenti, dimissioni, malattie, aggiungendo le attivazioni di nuovi servizi indispensabili, ed ancora i problemi di salute degli operatori stessi che per prescrizioni mediche vengono trasferiti su altri servizi riducendo le loro capacità lavorative del 50% e non provvedendo a sostituirli con altro personale IDONEO attingendo da graduatoria esistenti. Ci preme far notare che vi sono circa 30 ricorsi dinanzi al Giudice del Lavoro per licenziamenti di lavoratori a tempo determinato (15/18 mesi di servizio) che prestavano la loro opera su servizi di ausiliariato e logistica.
Questa O.S. inoltre fa notare come nella Sanitaservice di Brindisi, benché vi sia stato un incremento del personale nel novembre 2021 (ex personale servizio pulimento), lo stesso non è servito solo al potenziamento di tutti i servizi affidati alla Partecipata della ASL, gli stessi hanno ricoperto da subito le carenze organiche già esistenti, quasi il 50%. Mentre il restante personale e stato così suddiviso, il 30% è stato assegnato a nuovi
servizi e/o al potenziamento di quelli affidati alla stessa (portineria, piccola manutenzione, decontaminazione ed amministrativi). Solo il 20% della nuova platea è stata assegnata al servizio ausiliariato e logistica, (precisiamo che in questa ultima quota la metà ha limitazioni accertate che non permette l’utilizzo del personale sui servizi assegnati).
Ad oggi, per chiarezza bisogna aggiungere che alla già complessa situazione sopra citata, la Sanitaservice Br sta garantendo dei servizi aggiuntivi, che possiamo definire chiaramente appendici del servizio 118. Nello specifico, la raccolta dei presidi 118 all’interno dei vari Presidi Ospedalieri, solo a seguito del rifiuto delle Associazioni è stato affidato – sulla parola – alla Sanitaservice. Si fa notare la complessità delle attività che giornalmente vengono richieste con due unità su turni di h24 per ogni presidio ospedaliero. E notizia di questi giorni che il personale non può cessare la sua prestazione nel caso di mancato arrivo dell’operatore per il passaggio di consegne…
Per poter garantire la continuità del servizio, la Direzione Generale della ASL, ha ritenuto di non ampliare l’organico e/o affidare il servizio, pertanto lo stesso viene garantito con il personale in forza alla Società partecipata, di natura assegnato ad altri servizi come da Business Plan.
A seguito delle decisioni prese dalla Direzione Generale, il personale della Sanitaservice viene chiamato giornalmente ad effettuare un numero considerevole di ore straordinarie. I Coordinatori si vedono costretti a decidere quali servizi non garantire, assumendosi delle responsabilità non loro, decidendo accorpamenti di Reparti senza alcuna valutazione sul criterio dei carichi di lavoro, portando i lavoratori ad uno stress psicofisico molto alto. Questa dunque è la situazione che si è creata nella gestione della Sanitaservice, tutto ciò ha indotto l’Amministratore Unico a richiedere alle varie Direzioni Sanitarie della ASL Brindisi di ridurre le richieste di personale nei vari reparti/servizi, la risposta è stata negativa, motivandola: – per le attività da svolgere il numero del personale è insufficiente -, tutto ciò è paradossale è un cane che si morde la coda e chi è chiamato a decidere non lo fa o forse non può farlo (…?!)
In conclusione si fa presente che tutto il personale della Sanitaservice, nel periodo dell’emergenza nazionale COVID, con grande abnegazione e senso di responsabilità, ha prestato la sua opera al servizio della popolazione brindisina e tanti hanno contratto il virus…
Oltre la beffa il danno, infatti agli operatori della Sanitaservice non è stato riconosciuto il periodo dell’assenza come infortunio sul lavoro, a differenza dei colleghi dipendenti della ASL, pertanto a seguito di ciò si sono visti dimezzare il premio di produzione previsto del CCNL di riferimento. Si vedono negato il riconoscimento del NOTO PREMIO COVID. Per concludere nonostante ci sia un diritto riconosciuto dal CCNL di riferimento, questo non viene neanche riconosciuto cosi come non viene riconosciuta l’indennità di malattie infettive, di terapie intensive, sub-intensive, nelle sale operatorie e nei servizi di nefrologia e dialisi. Si è raggiunto il limite massimo delle offese e discriminazione dei lavoratori!
Riteniamo perciò non corretto e consono tale atteggiamento rispetto alle necessità dei servizi, del territorio e dei LAVORATORI. Non vorremmo pensare che l’ingerenza della politica porti a risvolti giudiziari come quelli accaduti recentemente nella ASL di Lecce.
Pertanto alla luce di quanto sopra, riteniamo opportuno indire lo STATO DI AGITAZIONE di tutto il personale della Sanitaservice ASL/BR. Nei prossimi giorni sarà convocata un’assemblea pubblica per definire tutte le azioni di protesta da intraprendere.
Nell’attesa si chiede un incontro con il Presidente Sepac della Regione Puglia, il Dott. Pantaleone Caroli, per cercare di redimere quanto sopra esposto.
Il Segretario Generale
UILFPL Brindisi
(Gianluca Facecchia)