I Carabinieri della Stazione Brindisi Centro hanno seguito ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Brindisi, nei confronti di cittadino rumeno 25enne per atti persecutori e violenza sessuale nei confronti della parte offesa una connazionale 26enne. I fatti risalgono al mese di giugno e luglio scorso, l’uomo agendo anche attraverso strumenti telematici, con condotte reiterate di assillo e minaccia, ha molestato in più circostanze la connazionale in modo tale da cagionarle un perdurante e grave stato di ansia e di paura tanto da ingenerarle il fondato motivo per la sua incolumità. In particolare, in più occasioni e sotto l’effetto di sostanze alcoliche, ha insistito al fine di intraprendere con la donna una relazione sentimentale. A questo si sono aggiunte pressanti minacce anche di natura fisica asserendo di conoscere il luogo di lavoro della donna. In altra circostanza le ha usato violenza consistita nel farla entrare nella propria abitazione, chiudendo la porta a chiave, e stringendola le ha impedito di muoversi, al fine di compiere con la stessa atti sessuali contro la sua volontà. Sostanzialmente l’uomo con condotte reiterate di assillo e minaccia, ha molestato la donna in modo da cagionarle un perdurante e grave stato di ansia e di paura da ingenerarle timore per la propria incolumità e quella dei familiari tanto da farle mutare le proprie abitudini di vita. Nel commettere i reati descritti l’indagato ha manifestato la totale assenza di freni inibitori passando dalle insistenti richieste, alle vie di fatto. Risulta altresì che l’uomo ha tenuto analoghi comportamenti in passato con la sua ex compagna, alla quale ha cagionato anche lesioni di natura fisica. Pertanto, a seguito degli elementi raccolti nel corso dell’attività d’indagine il Giudice ha valutato che la custodia cautelare in carcere rappresenta la misura più adeguata affinché l’uomo interrompa le condotte vessatorie. L’arrestato al termine delle formalità di rito è stato condotto nella casa circondariale di Brindisi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.