BRINDISI – “Due colpi significativi messi a segno in così pochi giorni sono il frutto di un impegno ed un lavoro investigativo che viene ripagato e che, mi auguro, riceva il plauso ed il sostegno di tutta la comunità brindisina”.
Così il Prefetto Valenti ha voluto commentare il risultato conseguito dall’ Arma dei Carabinieri di Brindisi nell’attività di contrasto al caporalato e che, con il coordinamento dalla Procura della Repubblica di Brindisi, ha portato, nelle prime ore della mattinata odierna, all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 3 soggetti ritenuti responsabili di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, aggravato e truffa ai danni dell’Inps.
Tale operazione si inserisce in una articolata e complessa attività investigativa e repressiva condotta dall’Arma dei Carabinieri che, di recente, ha fatto registrare altrettanti significativi risultati, come nel caso degli arresti eseguiti lo scorso 19 giugno nei confronti di quattro persone che hanno costretto, anche con minacce ed intimidazioni, 15 braccianti agricole, provenienti da alcuni comuni del brindisino e del tarantino, a prestare lavoro in favore dei “ caporali” in alcune zone del barese.
E’ un ulteriore tassello nella lotta all’illegalità volto a difendere la dignità del lavoro e a creare migliori condizioni affinché non vengano calpestati i diritti dei lavoratori, spesso in condizioni di marginalità sociale.
“Il lavoro delle Forze dell’Ordine brindisine che operano in stretto raccordo corrisponde esattamente a quanto ci è stato chiesto dal Capo dello Stato-aggiunge il Prefetto-, il quale ha più volte sottolineato l’importanza dell’approvazione della legge che punisce severamente l’odiosa pratica del caporalato, invitando tutti – istituzioni, imprese, società civile – a vigilare nell’applicazione delle norme e soprattutto cercare di prevenire il fenomeno”.