Arriva l’ordinanza anti-cattiveria: per gli haters segnalati dai cittadini ci sarà una dose intramuscolo di cultura

BRINDISI – Dal Comune di Luzzara giunge uno spunto particolarmente originale e brillante, che si attaglierebbe alla perfezione alla realtà brindisina, dilaniata da continui conflitti sociali infarciti da offese personali di bassa lega e bassissima costruttività. Conflitti sociali che putroppo non mettono a confronto posizioni antitetiche che creano una dialettica creatica, proficua, ma che come detto, sono mirate soprattutto a colpire personalmente il rivale, sfogando così la propria frustrazione, il proprio complesso d’inferiorità, la propria pochezza, oppure cercando di infangare l’altro secondo retaggi paramafiosi alla ricerca del proprio tornaconto. Una serie di fattispecie, insomma, che hanno contribuito a relegare Brindisi dove si trova.

La nostra comunità avrebbe pertanto bisogno di azioni dimostrative che indichino la strada, di azioni straordinarie, fuori dagli schemi, che possano destare la città dal torpore che la attanaglia, torpore interrotto solo da lamentele e guerre tra poveri (di animo e spirito).

Ecco allora che l’ordinanza del sindaco di Luzzara, Andrea Costa, attraverso la quale istituisce il divieto a manifestare rabbia, cattiveria, rancore e ogni atto fisico o verbale teso a recare offesa a singoli o gruppi di persone, nella sua apparente banalità diventa illuminante, perché riesce a trovare la formula per cristallizzare la cultura in un atto amministrativo da somministrare come antidoto contro l’ignoranza e la cattiveria che ne consegue. Sentimenti, questi, alimentati dall’utilizzo massiccio dei social network, attraverso i quali gente meschina, tecnicamente vigliacca, ritiene di poter affermare qualsiasi cosa gli passi per la testa senza nemmeno il fastidio di doversi sforzare ad affrontare de visu la vittima prescelta.

Per prevenire tutto ciò, pertanto, l’ordinanza anti-cattiveria invita ogni cittadino di Luzzara o ogni persona che dovesse transitare sul territorio comunale a segnalare la violazione del divieto suddetto, opportunamente segnalandolo al Comune attraverso la casella di posta elettronica dell’ente, fornendo le prove per quanto possibile della violazione con screenshot di pagine web, foto di messaggi pubblici, registrazioni audio o video, la testimonianza da parte di più soggetti che accreditino la violazione.

Quale la sanzione prevista per queste trasgressioni? Beh, probabilmente la pena più dura per uno zuccone, ovvero una dose intramuscolo di cultura. Tra le sanzioni contenute nell’ordinanza, infatti, si annoverano: la lettura della Costituzione; la lettura di libri quali il Dizionario della lingua italiana, Se questo è un uomo di Levi, Il razzismo spiegato a mia figlia di Jalloun, Il buio oltre la siepe di Lee, Le memorie di Adriano di Yourcebar, Le città invisibili di Calvino, La solitudine dei numeri primi di Giordano, Il cane di terracotta di Camilleri, Il presente non basta di Dionigi, La linea d’ombra di Conrad; la visione dei film La vita è bella, Inside Out, Philadelphia, Il dubbio, Quarto potere, Il caso Spotlight, Salvate il soldato Ryan; la visione di luoghi come l’ossario di Solferino, il campo di Fossoli, la Grotta del vento, il Complesso di Santo Stefano, il Museo Cervi; ammirare almeno due opere tra il Gruppo del Laocoonte presso i Musei Vaticani, Estasi di Santa Teresa presso la chiesa di Santa Maria della Vittoria a Roma, il Discobolo al Museo nazionale romano di Palazzo Massimo, la Pietà Rondanini al Castello Sforzesco di Milano, la Conversione di San Paolo nella Basilica di Santa Maria del Popolo a Roma, il Ciclo di affreschi di Giotto nella Cappella degli Scrovegni a Padova; assistere alla rappresentazione di opere come Edipo Re, Medea, Sogno di una notte di mezza estate, Sei personaggi in cerca d’autore; lo svolgimento di almeno 10 ore di volontariato presso una delle associazioni iscritte all’Albo comunale del volontariato e operanti sul territorio comunale.

Questo è l’unico lievito possibile per una comunità. Speriamo che iniziative come questa possano lievitare presto anche a Brindisi.

Andrea Pezzuto

 

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