FRANCAVILLA FONTANA – Un esilio durato troppo a lungo, a cui l’ostinazione e la determinazione dell’assessore alla Cultura Enzo Garganese e del sindaco Maurizio Bruno, ha posto dopo un interminabile oblio la parola fine. I reperti archeologici scoperti a Francavilla Fontana nel corso dei decenni e dei secoli, e subito portati via dalla Città degli Imperiali per ammuffire in lontani depositi o arricchire culturalmente altre realtà, questa mattina hanno finalmente fatto ritorno nella loro terra di origine.reperti archeologici 3

Per rimanerci.

La realizzazione del Museo di Castello Imperiali, fortemente voluto dall’assessore Garganese, è infatti stata l’occasione chiave per far rientrare a Francavilla reperti, frammenti, vasi, statue e centinaia di altri testimoni della storia messapica, romana e magno greca di Francavilla. “Come avevo pubblicamente promesso nei giorni scorsi – spiega l’assessore Garganese – i primi reperti sono puntualmente arrivati oggi mercoledì 28 giugno. E per questo agognato traguardo voglio ringraziare, in particolare, la disponibilità e la collaborazione della Sovrintendenza di Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi, Lecce e Taranto, nella persona della dottoressa Assunta Cocchiaro, e gli archeologi della cooperativa Impact Archeologia. Fin dal mio insediamento abbiamo lavorato in silenzio ma con costanza al coronamento di questo sogno, quello di dare a Francavilla il suo museo, con la sua storia, nel suo luogo simbolo. Ora che il più è fatto non ci resta che curare l’allestimento, l’esposizione di questi reperti e degli altri che arriveranno dai musei vicini”.reperti archeologici 4

“Sono incredibilmente orgoglioso di questo risultato storico per la città – è il commento del sindaco Maurizio Bruno – Ho visto l’assessore Garganese visibilmente commosso quando i primi reperti sono entranti nell’atrio del Castello. E ho visto nel suo sguardo la gioia per il raggiungimento di un obbiettivo al quale si dedicato anima e corpo, giorno e notte, con la grinta e la determinazione di un ragazzino. Insieme inaugureremo il Museo. E faremo in modo che quel giorno arrivi il prima possibile. Sicuramente subito dopo l’estate”.

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