Il Ministro dell’Interno ha comunicato l’ammissibilità al finanziamento del progetto presentato dal Comune di Brindisi per l’importo previsto di € 393.854,35nell’ambito del “Programma Operativo Nazionale “Legalità” 2014-2020”, per interventi di recupero e rifunzionalizzazione di beni confiscati alla criminalità organizzata nell’ambito della Regione Puglia, promuovendone il riutilizzo e la fruizione sociale.
L’avviso, rivolto ai Comuni della stessa regione al cui patrimonio indisponibile sono stati trasferiti e acquisiti i beni immobili confiscati, prevedeva interventi per sostenere opere di ristrutturazione e/o adeguamento utili al reinserimento dei beni confiscati nel circuito socio-economico dei territori di appartenenza.
Il Comune di Brindisi ha partecipato al bando candidando, con un progetto denominato “Prima la casa. Rete di case contro il disagio abitativo”, due beni confiscati alla criminalità organizzata e nelle proprie titolarità e disponibilità di uso,: uno in via Montebello al civico11 ed uno in via Benedetto Brin 31.
Il progetto è stato elaborato per dare una risposta a differenti forme di disagio abitativo presenti nella città di Brindisi attraverso l’avvio del recupero di unità abitative confiscate alla criminalità organizzata, oggi iscritte al patrimonio pubblico comunale.
Si potrà così favorire un incremento della legalità in un’area in cui permane un’alta esclusione sociale, migliorando il tessuto urbano attraverso la riqualificazione di spazi abbandonati e l’attivazione di servizi innovativi intorno al tema dell’abitare a favore di cittadini e famiglie delle fasce svantaggiate.
Scopo primario, poi, è quello di sottrarre progressivamente quel patrimonio edilizio confiscato al rischio di utilizzo illecito legato al racket delle abitazioni e alle occupazioni abusive, fornendo alternative concrete nei casi di disagio grave e di emergenza abitativa, con opportunità di reinserimento sociale attraverso percorsi volti all’autonomia abitativa.
“Abbiamo presentato dei buoni progetti per raggiungere uno scopo davvero importante – spiega il sindaco Riccardo Rossi -. Non solo rispondiamo all’emergenza abitativa di famiglie che purtroppo si trovano ad affrontare questo problema ma riusciamo a riqualificare e riutilizzare immobili confiscati alle mafie. Condivido questo ottimo risultato con gli assessori Isabella Lettori e Roberto Covolo (con delega rispettivamente a Servizi sociali e Programmazione economica e Beni confiscati) e su questa strada proseguiremo nel rispondere alle esigenze della città”.
Il Comune di Brindisi non ha ricevuto un bel niente altro che 393000 euro. E’ stato ammesso al bando……..
Quale scienziato del comune di Brindisi ha partorito questo comunicato?
Fra le righe si legge un netto cambio di casacca del Sindaco: prima con abito di San Francesco in cerca di gloria vicino agli ultimi, ora sul palcoscenico appeso ai fili del burattinaio a gestire potere e “money”