BRINDISI – Un sequestro anticipato di beni e denaro pari a 2 milioni di euro è stato eseguito dai poliziotti della divisione Anticrimine nei confronti del 49enne brindisino Diego Fimmanò, coinvolto a luglio del 2019, insieme ad altre nove persone, in una inchiesta sulle aste truccate in tribunale. Da indagini patrimoniali è emerso che sia Fimmanò che i suoi congiunti sarebbero intestatari di beni dal valore sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati. Il patrimonio sarebbe stato nella disponibilità indiretta o diretta dell’uomo e sarebbe il frutto di capitali ritenuti illeciti. Si tratta di 11 immobili a Brindisi e tre nella provincia di Lecce e di un patrimonio finanziario di oltre 450.000 euro.
Secondo quanto accertato dagli investigatori, Fimmano’ aveva realizzato una struttura criminale dedita all’inserimento, nel circuito dell’economia legale, di flussi economici illeciti generati sia con l’acquisizione di beni immobili che con operazioni finanziarie fraudolente conseguenti ad attività estorsiva e turbativa della libertà degli incanti.