“Apprendo con piacere la notizia che Ryanair ha annunciato ieri l’operativo per il 2019-20 dove ci sono 47 nuove rotte per gli aeroporti della Puglia. Di queste nuove rotte 30 saranno per Bari e 17 per Brindisi. Al di là dell’ottima notizia le domande sono due: vogliamo capire che l’aeroporto di Puglia è solo quello di Bari mentre quello di Brindisi è l’aeroporto del Salento? E poi perché 30 a Bari e 17 a Brindisi, perché non dividere equamente il servizio? Eppure è sotto gli occhi di tutti che il maggior flusso turistico, seppur potenziale, riguardi il Salento. Infine auspico che venga presto creata una rete di collegamento tra l’aeroporto del Salento e Lecce, fino a scendere alle più rinomate località turistiche. Anche nelle belle notizie ci deve sempre essere quella disparità che avvantaggia Bari e penalizza il Salento”. Lo scrive Giuseppe Attanasi responsabile del Movimento Regione Salento a Brindisi città.
Attanasi non ti dimenticare politicamente non contiamo nulla siamo fortunati che l’aeroporto funzioni se qualche leccese politico si sveglia ce sempre l’opzione Galatina à quel punto siamo morti.
Aprire un aeroporto al traffico civile non è semplice , di questi tempi sarebbe un miracolo , pensate che tutti gli aeroporti italiani al di sotto del milione di passeggeri in qualità di traffico annuale sono in forte perdita e potenzialmente da chiudere o ridimensionare notevolmente ( vedi Trieste , Reggio Calabria , Pescara , Ancona ) .
L’aeroporto di Brindisi è tra i pochi in Italia che chiude puntualmente (su una stima di circa duemilioni mezzo di pax) con il bilancio in attivo , quindi la minaccia di concorrenza sleale sul territorio non può essere rappresentata nè dall’eventuale apertura al traffico civile dell’aeroporto di Galatina , tantomeno da quello di Taranto-Grottaglie , bensì dalla scorretta e sbilanciata strategia di rafforzamento da parte dei vertici di Adp nei confronti di Bari piuttosto che Brindisi ! I programmi futuri parlano chiaro , entro il 2020 Bari diventerà aeroporto intercontinentale ( apertura Shangai , New York e sud est asiatico ) mentre per Brindisi ” piccolo ” step di crescita con un rimescolamento di destinazioni Ryanair x L’Europa ed eventuali aggiustamenti di Easyjet , tutto questo in ” dono ” ad un territorio dalla spiccata vocazione turistica e sopratutto nettamente in controtendenza rispetto ai cospicui investimenti realizzati sull’aerostazione del Salento in grado di raddoppiare ( ma solo sulla carta) il traffico annuale portandolo fino ai potenziali 5 mil di pax !!!!! Allora che si fa? Generalmente la Politica e le istituzioni locali davanti a tanta mancanza di chiarezza in termini di strategie dovrebbero coesi rivolgere domande dirette ai vertici di Adp e naturalmente pretendere risposte certe anche x Brindisi , visto che per lo scalo Barese hanno pianificato tutto molto bene fino al 2029 !!!!!! Per conto mio uscire alla ribalta in maniera isolata rivendicando comunque giusti diritti e denunciando legittime scorrettezze serve poco , anzi si rafforza per qualcuno l’idea che Brindisi continua ad arrancare nel mare della precarietà ! Per salvaguardare quel poco di buono che c’è rimasto è necessario l’impegno da parte di tutti , è necessario alzare la voce con il giusto tono di chi non solo è competente in materia ma anche di chi fa passare a questa gente un messaggio forte e pungente frutto di coesione e sopratutto amore per il proprio territorio , della serie a cà nisciunu è fessa !!!!!!!