Attivismo del Comune nell’ambito delle Politiche europee. Ecco le novità e le prossime tappe

brindisi panoramica

BRINDISI – In questo momento c’è un Ufficio particolarmente attivo a Palazzo di Città, ed al di là dei risultati che si attende di conoscere – sui quali peserà molto anche la capacità politica di imporsi alle alte sfere – bisogna riconoscerne l’impegno profuso, soprattutto se si considera che gli auspici iniziali non erano dei migliori, data la falsa partenza registrata all’inizio della nuova avventura amministrativa, quando venne clamorosamente fallito l’appuntamento con il bando statale sulla riqualificazione delle periferie.

Parliamo dell’Ufficio alla Programmazione Economica e Sviluppo, che soprattutto nel campo delle Politiche Europee sta provando a reperire le risorse necessarie per fare fronte alle varie esigenze ed emergenze difficilmente affrontabili, oramai, con le finanze comunali.

Dopo la presentazione di 11 progetti nell’ambito dell’Interreg Italia – Grecia (il cui verdetto giungerà tra un paio di mesi), adesso il Comune di Brindisi si candida e si attrezza a rispondere alle call del bando Urban Innovative Actions e dell’Interreg Italia – Albania – Montenegro.

Riguardo il bando Urban Innovative Actions, il Comune, individuato l’ambito dove intervenire – ovvero la mobilità sostenibile – e reperito il partner tecnico per la presentazione del progetto, sta adesso lavorando per definire lo stesso in vista della scadenza fissata per il 14 aprile. In cosa consiste il progetto di massima presentato dalla RTI aggiudicatrice dell’Avviso comunale?

Sulla scorta dell’esito della prima call del bando in questione, nella quale sono stati finanziati quasi tutti i progetti richiedenti un finanziamento vicino alla soglia massima ammissibile, ovvero 5 mln di euro, il Comune di Brindisi ha deciso di presentare anch’esso un progetto ambizioso. L’idea sarebbe quella di decongestionare il traffico con l’ausilio di tecnologie innovative (app, portali) e mediante l’utilizzo di mezzi elettrici su gomma e soprattutto su mare, andando in questo modo a rilanciare l’idea della circolare del mare, momentaneamente accantonata per via delle lungaggini che stanno interessando il progetto dello shuttle.

Tutto questo, quindi, andrebbe a completare quanto prodotto, nello stesso ambito, all’interno dell’Interreg Italia – Grecia. In quel caso, i progetti presentati in ambito di mobilità sostenibile ed intermodale sono stati i seguenti.

Il primo prevede la creazione di una connessione transfrontaliera tra il percorso ciclabile Eurovelo n. 5 (percorso via Francigena) e il percorso Eurovelo n. 8 (percorso Mediterraneo), attraverso la pianificazione di strumenti e servizi per la valorizzazione del turismo nelle aree interessate, in modo da potenziare i servizi intermodali ed offrire ai ciclisti la possibilità di visitare i siti e i luoghi di interesse in Puglia ed in Grecia raggiungendoli via treno, autobus o nave.  L’idea nasce dalla necessità di rafforzare la connessione intermodale tra le città di Brindisi e di Igoumenitsa.

Il secondo immagina sempre l’utilizzo e la promozione di forme di trasporto sostenibile. In particolare, per il Comune di Brindisi, il progetto prevede tre distinte attività: supporto alla start up di una linea di collegamento tra Brindisi e Corfù tramite idrovolante; realizzazione di una pista ciclabile tra la Stazione FS e viale Regina Margherita utilizzando la vecchia linea ferroviaria per Brindisi Marittima; realizzazione del piano urbano comunale della mobilità ciclistica.

Contemporaneamente, il Comune ha già indetto un Avviso pubblico per reperire un partner tecnico che possa garantire assistenza nel coordinamento della presentazione dei progetti che si andranno a produrre all’interno dell’Interreg Italia – Albania – Montenegro. Qui, l’intenzione dell’Ufficio preposto è quella di presentare, come Ente capofila, un progetto per ogni ambito proposto dalla call, che spazia dal sostegno alle Pmi, al turismo, alla tutela dell’ambiente fino ad arrivare al potenziamento delle infrastrutture pubbliche. Termine ultimo per partecipare è il 16 maggio, ma l’idea è quella di puntare forte sull’efficientamento energetico, in modo da andare ad integrare il finanziamento regionale   che attualmente permette di intervenire soltanto su due scuole cittadine.

Infine, dall’Ufficio comunale assicurano che non ci saranno problemi neppure rispetto all'(ancora)indecifrabile Brindisi Smart Lab, nato con i fondi pubblici e mai realmente decollato. Il Comune di Brindisi ha individuato il Project manager (l’ing. Brugnola, che però non è ancora riuscito ad incidere sullo sviluppo del progetto), ha indetto due bandi per la comunicazione e la fornitura tecnica, sta provvedendo ad ottemperare agli impegni di spesa a cui è vincolato entro giugno ed attende fiduciosamente che venga ricontrattato il finanziamento pubblico con la Regione, la quale avrebbe comunque offerto ampie garanzie in merito alla prosecuzione della partnership.

Insomma, tra il dire ed il fare la distanza è notevole, soprattutto nel Mezzogiorno d’Italia, ma è bene conservare la speranza che prima o poi il vento cambi realmente direzione, e l’impegno profuso, all’apparenza, pare andare nella direzione giusta.

 

Andrea Pezzuto
Redazione

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