BRINDISI – È di qualche giorno fa la notizia della possibile conferma da parte del Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano circa la nomina dell’avv. Ugo Patroni Griffi a nuovo Presidente dell’Autorità di Sistema portuale di Bari e Brindisi.
Sulla questione torna ad esprimersi il consigliere regionale, attuale capogruppo del Movimento 5 Stelle, Gianluca Bozzetti: “Ancora una volta – ha detto il pentastellato – il presidente ‘ex magistrato’ sembra aver privilegiato le amicizie mettendo davanti i propri interessi partitici rispetto al bene dell’intera comunità pugliese. Avallando la nomina di Griffi che, non avendo mai ricoperto ruoli afferenti l’economia dei trasporti e men che meno nel settore portuale, non potrà che causare un danno per lo sviluppo economico portuale, probabilmente si andrà apertamente anche contro ciò che oggi la legge prevede in maniera inconfutabile”.
La nuova riforma della portualità, infatti, entrata in vigore lo scorso 15 settembre, ha previsto, tra le altre cose, un rafforzamento dei requisiti alla base delle nomine dei futuri presidenti delle Autorità di Sistema, si richiede infatti una comprovata esperienza e qualificazione professionale nei settori dell’economia dei trasporti e soprattutto portuale. “Abbiamo sin da subito – ha proseguito Bozzetti – auspicato un processo di scelta trasparente, chiedendo che venissero resi pubblici i nomi e le competenze delle candidature pervenute presso il Ministero. Ma abbiamo soprattutto sperato che la nomina avvenisse nel rispetto della legge e sulla base di un’idea di sviluppo portuale che prescindesse dai legami politici e/o territoriali.”
Della stessa idea sembra essere anche il Codacons, che qualche giorno fa ha annunciato di voler procedere attraverso un ricorso al TAR nel caso in cui queste nomine diventassero effettive, facendo sapere di aver inviato una segnalazione ai componenti delle Commissioni Trasporti di Camera e Senato, alla Vigilanza sulle Autorità Portuali del MIT e all’Autorità Nazionale Anticorruzione, chiedendo il blocco delle nomine clientelari nei porti italiani, non basate sui requisiti previsti dalla nuova normativa vigente. “Bene ha fatto anche il Codacons – ha concluso il consigliere brindisino – a segnalare una vicenda che noi denunciamo da tempo a tutti i livelli istituzionali.”
E’ risaputo che le disposizioni legislative in materia di nomine alla guida di enti pubblici sono come si dice”lettera morta”… la lettera viva, cioè quella che viene applicata, è quella che privilegia gli interessi dei singoli agganciati al carro giusto…….non credo che in Italia si riuscirà ad arrivare a nomine, in tutti i settori, di persone competenti senza l’aiutino del mitico Picone, di persone che altro non sono che curricula!!!