Avviso valorizzazione beni monumentali, Motolese (M5S): “Ne auspichiamo un immediato ritiro in autotutela”

Così come annunciato nell’intervista telefonica apparsa sul Quotidiano di Brindisi martedì 7 maggio, torna a parlare della questione afferente l’avviso pubblico sulle “attività di valorizzazione dei beni monumentali della città, qualificazione e promozione dell’immagine e dell’offerta turistico culturale, fruibilità e accessibilità delle sedi” la consigliera comunale del MoVimento 5 stelle di Brindisi Tiziana Motolese.

“Pur condividendo l’idea dell’avviso pubblico di voler proseguire sulle orme lasciate dal PAST, dall’ulteriore approfondimento fatto riteniamo comunque inopportuna la durata triennale della convenzione, primo perché a nostro modo di vedere è una durata quinquennale (con verifica di metà periodo) il termine utile ad assicurare una corretta programmazione per la gestione dei beni culturali in una città che vuole candidarsi ad essere realmente a vocazione turistico/culturale; in secondo luogo, facendo rapidamente un semplice calcolo, probabilmente ci si troverà a decidere se assegnare una proroga o bandire un nuovo avviso pubblico praticamente a pochi mesi dal voto per il rinnovo del consiglio comunale e quindi, potenzialmente, non vorremmo che la futura assegnazione diventi un utile strumento di scambio elettorale in mano ai partiti di maggioranza.” La consigliera comunale pentastelleta rileva inoltre l’assoluto pressapochismo nella redazione dell’avviso pubblico “Anche un occhio poco attento” precisa la Motolese “avrebbe notato l’utilizzo differente nei caratteri che hanno portato alla stesura dell’avviso e che fanno subito pensare ad un maldestro copia e incolla. Ed infatti, sono numerose le parti dell’avviso che risultano essere prese per intero da altri documenti, come ad esempio l’art. 2 dell’avviso pubblico che riprende interamente l’art. 9 della convenzione ancora in essere tra il Comune di Brindisi ed una associazione “per l’istituzione di un sistema integrato di promozione del territorio, valorizzazione e fruizione dei beni culturali della città di Brindisi, denominato PAST”. O ancora, parti dell’art. 5 dello stesso avviso che riprendono alcuni punti della delibera n. 62 del 2 marzo 2018 del commissario straordinario Santi Giuffrè.” Conclude con un invito la dott.ssa Motolese direttamente al Sindaco Rossi e al dirigente competente: “Auspichiamo un immediato ritiro in autotutela dell’avviso pubblico, vorremmo infatti evitare contenziosi contro l’amministrazione comunale che potrebbero facilmente derivare da un potenziale e ragionevole vantaggio di chi oggi vanta quella convenzione ancora in essere e che è stata presa come punto di riferimento per la stesura dell’avviso pubblico. Allo stesso modo, eventuali altri ricorsi potrebbero essere sollevati proprio da chi oggi detiene quel servizio, ed una sua eventuale esclusione per i motivi prima rappresentati, andrebbe a costituire un suo concreto ed involontario svantaggio. Consigliamo quindi che per una nuova e più congrua redazione dell’avviso pubblico si possa prevedere anche una preventiva fase di ascolto delle realtà associative ed imprenditoriali territoriali e del settore, così da recepire in maniera equa le istanze di chi quotidianamente ha a che fare con la gestione del turismo e dei beni culturali cittadini. Quello che sembrava essere un abito su misura in realtà si è rivelato essere un vero e proprio disastro amministrativo”.

1 COMMENTO

  1. in pratica i 5 stelle, maestri indiscussi del copia incolla su comunicati stampa, bandi ed addirittura proposte di legge, oggi si lamentano perchè un bando comunale è copiato, guarda un pò , dal bando comunale precedente, magari firmato pure dallo stesso dirigente. ma la perla di saggezza è quella della scadenza, se il rinnovo avviene in prossimità di una elezione, ed in italia ce ne sono svariate all’anno, allora dovremmo sospettare da ora che fra 3 anni possa essere utilizzato come merce di scambio. questo è davvero il clima di sfiducia e di lamentela ad ogni costo che si vuol creare in questa città ed in questa nazione? Forse è questo il solo il senso dell’inadeguatezza e dell’impreparazione che questa classe dirigente improvvisata riesce ad esprimere.

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