BRINDISI – Tornano ad alzare la voce gli studenti brindisini, in merito al caso Ferraris.
“Ci eravamo auspicati – si legge nella nota di Azione Studentesca Brindisi – che non ci fosse più bisogno di intervenire a riguardo per segnalare il fallimento delle istituzioni, ma a quanto pare, probabilmente, hanno proprio bisogno di essere incalzate ed attaccate ogni qualvolta c’è la necessità di farlo. Infatti, così come noi avevamo già predetto nell’ultimo comunicato, il trasferimento presso l’ex Fermi corre davvero il rischio di essere rimandato a metà novembre perché si attende ancora che l’Istituto dei Ragionieri conceda il via libera per l’utilizzo ed è inammissibile che il tutto possa essere normale amministrazione. Nel frattempo, i ragazzi del Ferraris sono costretti a fare di necessità virtù, frequentando nel pomeriggio, presso il Belluzzi, le ore scolastiche. Ma ciò non basta affinché la didattica venga rispettata nel pieno dei suoi programmi. Sono, infatti, soltanto tre le ore di lezione, troppo poche, e c’è addirittura la possibilità che i ragazzi possano perdere l’anno scolastico se non adempiono il 50% delle ore previste. Perdere un anno, subendo incolpevolmente le sorti, può incidere molto sulla carriera scolastica di un ragazzo che ha volontà ed entusiasmo nel portare avanti il percorso di studi, in maniera particolare per chi frequentando l’ultimo anno, ha già programmato il futuro prossimo tra università o lavoro. Inoltre, sempre così come avevamo affermato precedentemente, ciò che pesa di più è l’impossibilità di svolgere le attività laboratoriali, che nel piano didattico occupano una fetta molto importante. Chiediamo alla preside e agli studenti di tenerci presente per manifestare al loro fianco, qualora ce ne fosse bisogno”.