Banca Popolare Pugliese: Utile netto 8,028 milioni. Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare Pugliese, nella seduta di ieri, ha approvato la situazione patrimoniale ed economica al 31.12.2020. La pandemia Covid-19, comparsa all’inizio del 2020, ha significativamente deteriorato il contesto di riferimento costringendo a misure restrittive senza precedenti con ricadute a livello sanitario, sociale, politico, economico e finanziario. In tale scenario la Banca ha messo in campo, anche in ottemperanza ai decreti ministeriali adottati, tutte le iniziative a tutela dei lavoratori ed a sostegno delle famiglie e delle imprese per far fronte all’emergenza Covid-19, attraverso tutte le misure di sostegno consentite, tra cui le moratorie su prestiti e linee di credito e l’accesso a nuovi finanziamenti assistiti da garanzia pubblica.
Situazione patrimoniale ed economica al 31 dicembre 2020
I dati patrimoniali e i dati economici di seguito riportati sono confrontati con i corrispondenti dati dell’esercizio 2019, redatti conformemente ai principi contabili internazionali. I crediti netti verso clientela ordinaria ammontano, al 31 dicembre 2020, a 2.550 milioni di euro e registrano una crescita, rispetto allo scorso anno, di 183,67 milioni di euro (+ 7,76%). I crediti deteriorati netti, pari a 147 milioni di euro, rappresentano il 5,78% dell’ammontare complessivo dei crediti (al 31 dicembre 2019 rispettivamente 156 milioni di euro e 6,60%) e registrano un decremento complessivo di 8,79 milioni di euro. Il tasso di copertura complessivo sugli stessi si ragguaglia al 54,43% e quello dei crediti in sofferenza, in particolare, al 65,78%. La raccolta complessiva da clientela ammonta a 4.780 milioni di euro in incremento di 420 milioni di euro (+9,64%), rispetto al 31 dicembre 2019, per effetto dell’incremento della raccolta diretta di 423,22 milioni di euro e del decremento della raccolta indiretta di 3,08 milioni di euro. La solidità patrimoniale si colloca su livelli elevati con il CET1, il TIER1 ed il TOTAL CAPITAL RATIO al 19,717% phase in ed al 17,891% fully loaded, in entrambi i casi ben oltre i requisiti di Vigilanza pari, rispettivamente al 7,543%, 9,227% e 11,47%. Il margine di interesse al 31 dicembre 2020, rispetto allo scorso anno, si riduce del 2,42% (-2,01 milioni di euro), il margine di intermediazione si riduce del 1,74% (-2,26 milioni di euro) quale risultato del decremento del margine d’interesse, del decremento delle commissioni nette (-1,19 milioni di euro) e dei dividendi ( -0,24 milioni di euro) e dell’incremento del risultato netto delle attività finanziarie (+1,17 milioni di euro).
Le spese per il personale si riducono del 2,69% (-1,56 milioni di euro), le spese amministrative registrano un leggero incremento di 0,35 milioni di euro (+0,82%) per effetto di un aumento degli oneri sistemici, globalmente pari a 4,72 milioni di euro. Le rettifiche di valore per rischio di credito su attività finanziarie e gli accantonamenti si attestano a 19,61 milioni di euro (-11,88%). La Banca Popolare Pugliese chiude l’anno 2020 con un utile netto pari a 8,028 milioni di euro, sostanzialmente in linea con quello dello scorso anno (8,258 milioni di euro al 31 dicembre 2019). Il Patrimonio Netto al 31 dicembre 2020, compreso l’utile in formazione, si attesta a 335,04 milioni di euro, registrando un incremento di 8,0 milioni, confermando la sua crescita e solidità.
“Nel 2020 – dichiara il Direttore Generale Mauro Buscicchio – nonostante la grave situazione generata dalla Pandemia Covid-19 ed il lock-down intervenuto, la Banca ha conseguito un risultato positivo che conferma quello dello scorso anno. Il protrarsi dell’emergenza sanitaria ed il peggioramento del contesto economico di riferimento, ha indotto l’Istituto alla revisione del Piano Strategico, per l’ultimo biennio 2021-2022, al fine di contrastare l’atteso incremento del costo del credito, dovuto alla Pandemia, superare le limitazioni operative, valorizzare e cogliere le opportunità generate dallo sviluppo accelerato della digitalizzazione.” “In prospettiva – dichiara il Presidente Vito Primiceri – l’economia italiana dovrà fronteggiare i rischi connessi all’aumento dell’indebitamento delle imprese e gli effetti della rimozione delle misure temporanee di sostegno a famiglie e imprese con ripercussioni anche sulle Banche. L’auspicio per il 2021 è che ci sia una ripresa dell’economia già a partire dal secondo semestre dell’anno, anche se lo scenario di crescita risulterà fortemente dipendente dall’evoluzione dell’epidemia e della campagna vaccinale. Con fiducia guardiamo al futuro, non senza rilevare come alta sia stata la resilienza della Banca anche in un anno da dimenticare”.