La benzina veniva trasportata illegalmente con un’autocisterna e veniva riversata in due cisterne di 2,500 litri, collegate elettronicamente ad un unico contatore, il cui funzionamento è simile a quello di un qualsiasi distributore automatico di alimenti e bevande. Bastava inserire una chiavetta magnetica prepagata nel contatore selezionare la pompa e il gioco era fatto. I litri di carburante venivano erogati ad un prezzo che oscillava tra 1 euro e 1 euro e 20 a litro a favore di numerosi clienti tra cui taxi, pulmini e autovetture private, in pieno regime di concorrenza sleale nei confronti dei distributori autorizzati. Per ricaricare le schede magnetiche occorreva appoggiarle su una scatoletta elettronica collegata, tramite un cavetto Usb, ad un Pc dotato di uno specifico software. Solo dopo il pagamento della corrispondente somma di denaro in contanti da parte dei clienti. La Guardia di Finanza ha scoperto e e sequestrato la stazione di servizio e denunciato il responsabile della società, gestore di fatto del distributore abusivo.
Massimo Galantucci