In questi giorni di EMERGENZA SANITARIA si è sentito spesso menzionare figure sanitarie come medici, infermieri, oss, farmacisti, inservienti ospedalieri, tecnici di laboratorio e di radiologia, ma non è stato fatto alcun cenno alla figura professionale di BIOLOGO. Nonostante i Biologi ricercatori e i Biologi che operano nei laboratori pubblici e privati accreditati costituiscano il 90% della forza lavoro e del lavoro intellettuale, trovo profondamente ingiusto che siano stati dimenticati dalle istituzioni che dovrebbero rappresentarne la categoria professionale.
Il ruolo di BIOLOGO, da sempre sconosciuto ai tanti, è afflitto da svariate problematiche che non rendono lustro a tale figura.
Ad avvalorare quanto sopra affermato basti pensare che ai laureati in CdL/CdLM a Ciclo Unico differenti a quelli di Scienze Biologiche/Biotecnologie è concesso l’ingresso al nostro percorso biennale di formazione Magistrale. Ciò non ha fatto altro che determinare una serie di devastanti impedimenti per noi SCIENZIATI DELLA VITA: il precariato, l’aumento di concorrenti per l’ingresso nelle Scuole di Specializzazione e/o nei Dottorati di Ricerca e non di meno l’aumento di figure ibride che si accaparrano senza idonei titoli ambiti di cui solo il BIOLOGO dovrebbe occuparsi.
Un ulteriore problema riguarda la “trovata” da parte di coloro che sono avvezzi alle scorciatoie, di proporre, approfittando della Pandemia Covid-19, una petizione “via web” con l’intento di abolire l’Esame di Stato così da avere libero accesso alla professione di Biologo. Se l’ABILITAZIONE PROFESSIONALE mediante il superamento dell’Esame di Stato, sudata dai tanti, fosse raggiunta con tali scorciatoie sarebbe l’ennesima umiliazione universitaria e professionale per chiunque abbia conseguito una Laurea Triennale in Biologia o Biotecnologie; quindi questa PICCOLA BARRIERA SELETTIVA non può e non deve essere abolita.
L’ennesimo problema paradossale concerne la “spendibilità” dei titoli di Laurea Triennale e di Laurea Magistrale; questi titoli accademici, come da D.P.R. 328 del 05/06/2001 art.31, in aggiunta al superamento dei rispettivi Esami di Stato per la Sez. B (Junior) e per la Sez. A (Senior) dovrebbero consentire di prestare servizio nei laboratori Clinici Privati o Aziendali, ma non in strutture pubbliche dove, ADDIRITTURA, viene consentito di svolgere tale mansione SOLO alla figura del “Tecnico di Laboratorio Biomedico” (che viene sempre più richiesta anche nei Laboratori Clinici Privati).
Ad aggravare il vulnus giuridico e morale di questa catastrofica situazione, il BIOLOGO Sez. A che aspira al ruolo Dirigenziale laboratoristico a livello di strutture pubbliche Ospedaliere, deve frequentare la Scuola di Specializzazione, senza essere supportato da alcuna retribuzione come, invece, avviene per la categoria medica (22.700€ lordi l’anno); anzi, gli specializzandi sanitari NON medici devono autofinanziarsi con tasse salate a discrezione dell’ateneo, senza considerare il fatto che quelli fuori sede devono anche provvedere al pagamento delle spese di vitto e alloggio.
A rendere la salita ancora più tortuosa, il numero dei posti per concorrere al bando dirigenziale è scarso, irrisorio e tale situazione rimanda alla celebre canzone “UNO SU MILLE CE LA FÀ”.
Vista la situazione di precariato, che danneggia la figura professionale del Biologo, lo stesso talvolta fa richiesta di accesso alla facoltà di Medicina e Chirurgia, dopo aver conseguito i titoli di Laurea Triennale e/o Laurea Magistrale di Dottore in Biologia o Biotecnologie, nella speranza di affermarsi nel mondo lavorativo sanitario. Il D.M. 277 del 28/03/2019 art.2, prevede che i Laureati Triennali o Magistrali in Biologia/Biotecnologie possano IMMATRICOLARSI AD ANNI SUCCESSIVI AL PRIMO SENZA SOSTENERE IL TEST D’INGRESSO nella facoltà di MEDICINA E CHIRURGIA, eppure questo DECRETO, non viene MAI rispettato, in quanto l’ATENEO decide a chi riservare i posti disponibili. Sovente, questi posti vengono utilizzati per cambi di sede richiesti dal candidato iscritto a Medicina e Chirurgia in sedi differenti. Spesso i candidati Biologi si vedono respinta la possibilità di accesso, costringendoli a ricorrere al Tar per vedersi riconosciuti tali diritti.
Chiedo, pertanto che venga rispettata la nostra PROFESSIONE SANITARIA, così come sancito dall’art. 3 della Costituzione Italiana sui Diritti di Uguaglianza. I colleghi BIOLOGI lottano in prima linea contro questo maledetto CORONAVIRUS, senza essere minimamente valorizzati come professionisti. Siamo perennemente dimenticati e non siamo per nulla menzionati o meritatamente riconosciuti dalle Autorità Istituzionali.
Dott. Marco Giaimis (BIOLOGO Sez. A)
chapeau
Meno male che qualcuno parla chiaro, finalmente! Il nostro ordine su questo non ci tutela minimamente!!!
Grazie mille Riccardo!
Nessuno se ne interessa, tutto va bene cosi, finché non accade l’inaspettato
Professioni sanitarie indispensabili ciò nonostante ancora sono la cenerentola della sanità come tante altre pare che la sanità sia fatta da soli medici ma non è così senza il supporto di altri professionisti non vanno da nessuna parte la ricerca è fondamentale perché si possa fare diagnosi e cura
Facciamoci sentire! Grazie colleghi!
Ma farsi sentire sul serio…..spaccando qualche finestra se necessario. Perché a fare i Gandhi ormai non funziona più.
L’ordine è rappresentato da persone inadeguate che sono per niente visibili interessati solo a fatti contingenti. Non danno voce alla categoria a livello di governo a salvaguardia dei giovani colleghi per un loro inserimento nel mondo del lavoro.Biologi svegliatevi fate sentire la vostra Voce specie in questo momento
Lotteremo per rivendicare i nostri DIRITTI!
Assurdo che in questo periodo i biologi rappresentano circa l’¹% tra le figure professionali richieste in emergenza covid, in più tali professionisti devono essere specializzati! Come se fosse facile entrare nella scuola (4_5 posti a bando) e aggiungo come può farcela un biologo a frequentare la scuola se lavora presso un laboratorio privato o in una azienda? quando è richiesto l’obbligo della frequenza? Senza pensare che un professionista che lavora da vent’anni in un laboratorio di analisi cliniche accreditato e con esperienza da vendere debba ritenersi escluso per qualsiasi possibilità di carriera dirigenziale in ambito sanitario. L’ONB “c’è un gap legislativo”
Finalmente il “silenzio frastuona”. Il biologo/biotecnologo è talmente dimenticato che io pur avendo una laurea Magistrale in biotecnologie industriali e molecolari con 110 e Lode, mi ritrovo a fare l’addetta delle pulizie. Giusto perché il lavoro a me non puzza
Dobbiamo reagire! Non resterò a guardare tutto questo scempio. Informerò. Noi siamo esseri umani in primis e Dottori in secundis. Abbiamo il diritto di lavorare nel nostro settore scientifico e biosanitario tanto quanto le altre figure del SSN.
L’ordine ci fa fare brutte figure, combatte chi lavora online quando sarebbe il futuro e non apre nessuna strada ma le chiude piuttosto. Invece di battersi sempre contro, che si battano a favore di…
Ma come si fa a scordare una categoria così importante e in prima fila in questo momento ma sempre.ritengo profondamente ingiusto e discriminatorio tutto questo.
Se nn ricordo male nn sono stati dei biologi dello spallanzani a isolare il covid19. E perché si parla solo dei medici ben pagati e tutelati da sempre. da sempre.
Pur ringraziandoli come cittadina italiana voglio ringraziare soprattutto voi ragazzi perché siete sempre in prima linea e sottovalutati. Non credo negli eroi ma penso che i professionisti della salute hanno come missione la tutela della vita di tutti.
Cercate di essere visibili ora é il momento per darsi da fare io vi dico GRAZIE a nome di tutti. FATE RUMORE
Grazie Cara! BIOLOGI SI DIVENTA DALL’INIZIO! Ha già espresso tutto Lei. Veniamo ricordati solo quando fa comodo!
Bastaaaaaaaaa bisogna fare casino perché le buone maniere non hanno prodotto nulla di buono per noi. Noi facciamo i civili mentre sto farabutti ci prendono per il culo e anche ci ridono dietro. Inutile fare le pecore amorose e En con sti inepti lo vogliamo capire che per sta gente la nostra battaglia civile é solo un fastidio in meno da risolvere?
” i biologi che operano nei laboratori pubblici e privati accreditati costituiscano il 90% della forza lavoro e del lavoro intellettuale” ma in quale universo accade? Articolo autoreferenziale, inesatto e dai toni presuntuosi. Attaccare le professioni altrui cercando di ostentare la dominanza della propria non legittima la professione stessa.
Quanto Lei afferma è legittimato dalla nascita della figura professionale di BIOLOGO con la Legge n.396 del 1967. L’art. 3 della Costituzione Italiana sui Diritti d’Uguaglianza non è stato rispettato con l’istituzione di CdL che con la BIOLOGIA non hanno nulla a che fare e con solo 2 anni di formazione Magistrale consentono ai propri neolaureati di accedere al 2 ciclo universitario e successivamente al 3 ciclo del settore BIOLOGICO e BIOTECNOLOGICO (Scuola di Specializzazione NON retribuita dell’area non medica e Dottorato di Ricerca). Questo ABOMINIO DEVE FINIRE!
La nostra professione DEVE essere tutelata a partire dalla Laurea TRIENNALE in SCIENZE BIOLOGICHE o BIOTECNOLOGIE.
Sono sicuro che non verrà accettato il commento. E questo sta a testimoniare la credibilità del sito e di chi scrive e approva gli articoli. Motivo per cui provvederò a riportare l’articolo su un sito non di parte e a fare analizzare la tematica riportata nella maniera più oggettiva possibile. Allo stesso modo riporterò l’articolo agli ordini competenti.
Cordialmente, un professionista sanitario appartenente al “10% della forza lavoro”
Come vede Lei è in malafede, invece. Perchè mai non dovremmo approvare il commento? Riporti quello che vuole, dove e a chi vuole. Cordialmente,
Pamela Spinelli (Direttore Responsabile, anche dei commenti che vengono approvati, ignorati, cancellati o messi in spam).
Purtroppo da sempre la laurea in biologia e’ considerata IBRIDA per la quale l’unica possibilita’ in passato, oggi e’ divenuta una chimera, era quella di esercitare la professione di insegnante o se si aveva qualche ‘appoggio’ di lavorare in un laboratorio di analisi dove un tecnico e’ piu’ apprezzato e valorizzato rispetto ad un biologo.Un mio carissimo amico laureato in biologia marina e’ dovuto andare all’estero e precisamente in Spagna dove ha potuto esercitare tale professione che aveva tanto bramato. Ti auguro che anche tu possa trovare la tua strada nel mondo………e’ tempo sprecato rimanere in Italia!!!! AUGURONI.
Ad oggi, purtroppo, la figura del Biologo non sembra avere i giusti riconoscimenti che merita(ciò è innegabile).. . Vi sono, di fatto, problemi relati alla “spendibilità” dei titoli di Laurea Triennale e di Laurea Magistrale; il mio invito è quello di consultare il D.P.R. 328 del 05/06/2001 art.31, in cui si evincono i ruoli che i Biologi, in possesso dell’abilitazione, possono ricoprire sia in lavoratori clinici privati che aziendali.. Innegabile è che venga consentito solo alla figura del “Tecnico di Laboratorio Biomedico” di svolgere ruoli tecnici in strutture ospedaliere, mansioni di cui anche i dottori Biologi con laurea triennale sarebbero in grado di svolgere con altrettanta professionalità. Innegabile è che un BIOLOGO Sez. A, che aspira al ruolo Dirigenziale laboratoristico a livello di strutture pubbliche Ospedaliere, deve frequentare la Scuola di Specializzazione, senza essere supportato da alcuna retribuzione come avviene per la categoria medica ; per giunta gli specializzandi sanitari NON medici devono autofinanziarsi con tasse salate a discrezione dell’ateneo, senza considerare il fatto che specializzandi fuori sede devono anche provvedere al pagamento delle spese di vitto e alloggio. Trovo l’articolo elaborato sulla base di notizie certe e veritiere
Si! Qui ci si deve incazzare e fare una rivoluzione. A fare i buoni si passa da cretini e nessuno ci prende sul serio. Io son dovuto scappare per evitare di fare la fame in Italia. Legislatori incompetenti ignoranti e senza un barlume di proposito valido……ma vogliamo dire BASTA o cosa aspettiamo?
I biologi sono trattati malissimo. Per esempio per quale assurdo motivo un biologo no può lavorare in un laboratorio d’analisi cliniche in ente pubblico? Ma ci prendono per cretini? Allora se é vero che un biologo non é competente per la clinica di deve assumere che un medico non sia competente per fare ricerca per cui basta dottorati di ricerca per medici. Basta medici in ricerca biologica. BASTA (bestemmia). Ci prendono proprio per il culo.
Ho avuto modo di conoscere dei colleghi che fanno parte del consiglio dell’ordine nazionale dei biologi che si battano ogni giorno per la nostra categoria ma purtroppo da quando è cambiata la legge non possiamo partecipare ai concorsi in sanità senza scuola di specializzazione e questa cosa ci ha penalizzato molto. Credo che bisogna iniziare a fare politica attivamente per cambiare le regole e le leggi, inoltre saremo gli unici professionisti sanitari a non essere stabilizzati anche se abbiamo prestato servizio nelle USCA o negli HUB vaccinali proprio per questo vincolo della specializzazione