Già nel 2011 parlavamo di “morte annunciata” del Sistema Sanitario Pubblico nel nostro territorio, oggi ci siamo arrivati grazie alla politica portata avanti dai Governi di centro sinistra della nostra Regione, ai vari Piani di Rientro e ai tagli alla sanità pubblica dei Governi romani che hanno portato a termine quanto iniziato dal Governatore Fitto in Puglia e dai Governi di centro destra a livello nazionale.

Emiliano, con il suo Piano di Riordino Ospedaliero, ha completato l’opera in tutta la regione ma soprattutto nel nostro territorio. L’offerta di posti letto per acutiinfatti, nella provincia di Brindisi,è stata ridotta a meno del 2,7 x 1000 abitanti, scesa a 2,1 grazie alla chiusura degli ospedali di Fasano, Mesagne e S.Pietro V.co, senza che siano stati attivati i PTA previsti o si sia provveduto a potenziare il territorio per garantire efficaci ed efficienti iter diagnostici e terapeutici extraospedalieri. Notevoli sono i disagi per la cittadinanza, soprattutto per chi ha la sventura di dover usufruire del Pronto Soccorso del “Perrino” ed innumerevoli sono le segnalazioni e le denunce sulla stampa e non solo, a testimonianza della sofferenza della popolazione.

Come mai si è arrivati a questa situazione peraltro diffusa nelle regioni del SUD Italia?

Questo è sicuramente il risultato del fallimento della politica di centro sinistra e della incapacità a ben governare ma anche la pervicace volontà di smantellare il SSN pubblico per favorire la sanità privata, magari convenzionata,e delle assicurazioni.

Insomma c’è da prendere atto che esiste una sanità a due velocità, una per ricchi e un’altra per poveri!Potere al Popolo è dalla parte di chi non può pagare visite private, indagini, ricoveri, assicurazioni e deve sottostare a liste di attesa immorali, attendere per un posto letto, sostando per ore nei pronto soccorso e addirittura rinunciare alle cure.

C’è da chiedersi: che ne è del principio sancito dall’articolo 32 della Costituzione “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”? Di chi è la responsabilità dello sfascio attuale della sanità, così come del welfare a tutti i livelli?

Non possiamo non individuare le responsabilità in chi ci ha governato negli ultimi decenni, siano essi Governi di centro destra o di centro sinistra.

Nella nostra regione è stato proprio il governatore Emiliano a volere fortemente il Piano di Riordino Ospedaliero, così come prima di lui era stato Vendola a promuovere tagli e chiusure, senza omettere il pessimo operato di Fitto. Tant’è che non possiamo non affermare che: il Servizio Sanitario Pubblico in Puglia ed a Brindisi muore sotto il “fuoco amico” dei governi di centro sinistra.

A livello locale nessuno dei consiglieri regionali brindisini di maggioranza o politico di quegli schieramenti, ha speso una parola o compiuto azioni in difesa del diritto alla salute della cittadinanza.

Nullaquindi per modificare il Piano di Riordino Ospedaliero, per potenziare il territorio, per combattere la mobilità passiva, per governare le liste di attesa, nulla a difesa delle fasce deboli della popolazione, come gli anziani, o gli affetti da patologie mentali o da dipendenze, nulla per le donne, che in Puglia, e a Brindisi in particolare, non vedono applicata la 194 e non possono accedere, nel pubblico, all’IGV, diritto garantito dalla legge, a causa dei medici obiettori (tra l’altro, una proposta per risolvere la questionein Consiglio Regionale è stata bocciata con un largo fronte che vedeva coinvolti,oltre alle opposizioni di destra, anche consiglieri del PD e del M5S).

Nessuno ha difeso il Servizio Sanitario Pubblico, nemmeno quei consiglieri o politici che ora hanno lasciato il PD, transitando verso Art.1-MdP, e che in città hanno fatto con lo stesso undiscutibile patto di alleanza. Nessuno, della passata consiliatura cittadina, ha mai convocato, come più volte richiesto, un consiglio comunale monotematico sui temi della sanità

Ancora una volta assistiamo al solito balletto, per il potere personale o di lobby, contrabbandato come“voto utile” per governare la città con “facce nuove e oneste”: le premesse non possono confermare le promesse!

POTERE al POPOLO crede invece in una filosofia di buon governo del Servizio Sanitario Pubblico, che abbia come strategia la riconversione e riqualificazione della spesa e dei servizi individuando obiettivi chiari, indicatori di percorso e di esito, indicatori di qualità assistenziale, di spesa, controllo trasparente, anche su fondi disponibili. Noi crediamo nella possibilità di cambiare ed iniziare un circuito virtuoso attraverso una capacità democratica e partecipativa di concertazione e uno sforzo organizzativo sinergico di tutte le componenti sociali interessate alla sanità nel territorio brindisino.

Angelo Brandi, candidato alla Camera di Potere al Popolo, collegio uninominale Brindisi

 

LASCIA UN COMMENTO