Brindisi, la Festa della Liberazione

“Il 25 aprile è il giorno in cui ricordiamo con profonda gratitudine coloro che si sono sacrificati per la libertà e la democrazia, che hanno combattuto e resistito alla tirannia e all’oppressione, alla prepotenza e alla follia devastatrice, tra cui tanti valorosi eroi della nostra terra di Puglia”.

Con queste parole il Prefetto Michela La Iacona ha introdotto il suo discorso in occasione della cerimonia celebrativa della Festa della Liberazione tenutasi stamane a Brindisi.

L’iniziativa, promossa dalla Prefettura con la collaborazione del Comune Capoluogo e della Brigata Marina San Marco, ha visto la partecipazione delle Autorità Civili, Militari e Religiose, dell’ANPI, delle Associazioni Combattentistiche e dei Comuni della provincia.

Momenti salienti dell’evento sono stati, oltre alla cerimonia dell’alzabandiera accompagnata dalle note dell’inno nazionale e al sempre struggente minuto di raccoglimento in memoria dei caduti in guerra, gli interventi del Prefetto e del Sindaco di Brindisi, incentrati sull’importanza e sul valore della ricorrenza odierna.

Il Prefetto, in particolare, esortando tutti a fare tesoro della memoria, ha sottolineato che “se è pur vero che è stata la Resistenza a regalarci il bene prezioso della Libertà, non bisogna mai dimenticare che la Libertà è un valore che una volta conquistato va difeso senza riserve, ogni giorno, da ciascuno di noi, affinchè non si ripetano gli errori del passato e si possa guardare al futuro con speranza e fiducia. Questa Libertà è stata decretata dal Referendum del 2 giugno 1946, che sancì la facoltà di scegliere la forma Repubblicana e la stesura della Costituzione; «una Libertà che»  – come ebbe a dire Piero Calamandrei in un discorso pronunciato agli studenti il 26 gennaio 1955 – « è come l’aria … e ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare»”.

Erano presenti alla cerimonia numerosi cittadini oltre ad una nutrita rappresentanza di giovani studenti di alcuni istituti scolastici.

E proprio ai ragazzi il Prefetto ha rivolto un appello affinché possano riconoscersi sempre nelle pagine della nostra Costituzione, scritta da uomini diversi per ideologie e storia ma tutti chiamati a ricostruire le fondamenta di un Paese distrutto dalla guerra e tuttavia pronto ad aprirsi verso la nuova strada della pace, dell’uguaglianza e della giustizia sociale”.

Al termine della cerimonia in Piazza Santa Teresa, anche l’ANPI ha commemorato il giorno della  Liberazione nella vicina Piazzetta Sottile – De Falco,  deponendo una corona di alloro ai piedi della lapide che ricorda il partigiano brindisino Antonio Vincenzo Gigante, decorato con Medaglia d’oro della Resistenza.

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