Calcio, ennesima sconfitta del Brindisi: 3-1 a Casarano

Casarano – Brindisi 3 a 1; visto così sembrerebbe un risultato senza appello per i bianco azzurri ma questa non è un’affermazione totalmente corretta, perché il primo tempo dei brindisini è stato tutto sommato giocato con molta attenzione, mettendo i salentini spesso in apprensione. Tutto faceva pensare a una prima frazione chiusa a reti inviolate e invece al quarantesimo arrivava la rete del vantaggio dei padroni di casa, con bomber Saraniti che di testa sfruttava un calcio da fermo. In un così breve lasso di tempo era difficile poter avere una reazione e quindi si aspettava la ripresa per vedere come i ragazzi di mister Ragno avrebbero reagito ma purtroppo, dopo appena tre minuti dall’inizio del secondo tempo, Perez raddoppiava incanalando definitivamente il risultato a favore dei leccesi. Come se non bastasse, dopo altri tre minuti, arrivava il tre a zero su rigore che chiudeva definitivamente il match, anche per effetto dell’espulsione del difensore De Pace reo del fallo in area che subiva la seconda ammonizione. Da quel momento in poi il Brindisi ha cercato, senza grossa convinzione e in inferiorità numerica, di reagire ma il Casarano gestiva senza alcun pericolo la partita. Solo grazie a una punizione calciata perfettamente da Marcheggiani si è sperato che il gol potesse dare una scossa motivazionale, ma purtroppo così non è stato e senza altre emozioni si chiudeva il derby. Purtroppo i bianco azzurri continuano a non dare segni evidenti di svolta ma non era certo questo incontro a doverne dare; la speranza è che la società e la squadra non si lascino coinvolgere in una spirale negativa che complicherebbe di molto la situazione, e in questo senso va letta la decisione del Direttore Generale Andrea Gianni di assumersi le responsabilità in qualità di massimo dirigente che si è occupato di mercato, chiedendo di lasciare fuori da ogni critica la società, il tecnico e i giocatori che dovranno trovare la massima concentrazione per il prossimo impegno contro l’Amalfi.

Giancarlo Errico

 

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