L’Associazione Perbrindisi, facendo seguito agli ultimi avvenimenti societari e alle conseguenti rimostranze diparte della tifoseria, precisa che quanto oggi emerso era stato più volte dalla stessa messo in evidenza provvedendo a sollecitare gli altri Soci a trovare una soluzione. E, a dire il vero, come da noi stessi precedentemente comunicato, le varie parti si stavano adoperando per risolvere radicalmente le problematiche in atto.
Infatti il gruppo brindisino, rappresentante il 45% delle quote societarie, aveva proposto al gruppo campano, rappresentante il 50 %, due diverse soluzioni, con l’ingresso in società di altrettanti imprenditori. Queste soluzioni, però, purtroppo, non si sono realmente concretizzate, in quanto non completamente gradite dalla V&V.
Nel frattempo, mentre il gruppo campano, Bassi e la Perbrindisi, continuavano a coprire economicamente leproprie quote, il possessore del 25%, per problemi personali, è venuto meno agli impegni assunti ad iniziocampionato, mandando involontariamente in difficoltà l’intero gruppo brindisino non più in grado di garantireper il 45%.
Il passare del tempo non ha fatto altro che aumentare le emergenze societarie e logistiche, portando il
Presidente Vangone a proporre a tutti i Soci la ricapitalizzazione della S.S.D. Brindisi F.C..
In un primo momento questa operazione non è stata vista di buon occhio dalla totalità dei Soci brindisini in
quanto, con gli antefatti di cui sopra, di fatto questa soluzione avrebbe portato all’esclusione del Socio
possessore del 25%, che non avrebbe potuto adeguarsi all’aumento di capitale, e quindi si sarebbe creato unforte disequilibrio tra le varie compagini societarie.
Ma, visto che nonostante un certosino lavorio da parte di tutti, non si è riusciti a trovare alternative valide, latotalità del gruppo brindisino, insieme all’Associazione Perbrindisi, ponendo come obiettivo unico e solo il benedel calcio a Brindisi, ha accettato la ricapitalizzazione.
Nel frattempo la V&V, gruppo Vangone, ha proposto l’ingresso di un nuovo Socio il quale entrerebbe a far parte dellaS.S.D. Brindisi F.C., su sua richiesta, con il 40% delle quote societarie.
Sempre per il bene del Brindisi calcio, sia il gruppo Bassi, che Giannelli, si sono resi disponibili a ridimensionareconsistentemente le proprie quote mettendole a disposizione del nuovo potenziale socio. Se tutto procederà come da accordi verbali, a brevissimo dovrebbe avvenire il passaggiodelle quote e si potrà ripartire con nuova energia per meglio rivedere il presente e programmare serenamente ilfuturo.
Il gruppo brindisino si augura che tale disponibilità nel mettere a disposizione le proprie quote a chiattualmente è potenzialmente economicamente più forte, potrà essere ricambiata qualora sarà il gruppobrindisino a proporre una situazione vantaggiosa per il calcio Brindisi.
L’Associazione Perbrindisi precisa, inoltre, di avere sempre onorato i propri impegni economici assunti con l’acquisizione del5 % delle quote societarie fino ad oggi, così ci risulta abbia fatto il gruppo Bassi. Questo per rettificare quanto erroneamente espresso dalla compaginecampana, ossia che da ottobre è l’unica a coprire quanto necessario per il campionato in corso.
Si aggiunge, altresì, che questa Società in quattro anni è passata da un campionato di Prima Categoria all’attualedi serie D, con problematiche estremamente diverse.
Ciò vuol dire che dopo questo tempo di frenesia ha ora bisogno di una normale fase di assestamento, da
ritrovarsi, appunto, nel campionato in corso. E’ questo, infatti, un anno, così sin dall’inizio dichiarato, con l’obiettivo di una tranquilla salvezza,anche in relazioni alle altre squadre egregiamente allestite per vincere il campionato.
Rimane, per completare quanto innanzi esposto, il pensiero portante dell’Associazione Perbrindisi: IL MIGLIORMODO PER VINCERE LA GUERRA E’ QUELLO DI INIZIARE INSIEME A VINCERE LE BATTAGLIE.
Sbrigatevi ,i brindisini vogliono andare allo stadio e tifare x il Brindisi,grazie.