Il Brindisi torna dalla trasferta campana con una sconfitta ad Agri (2 a 1) che ridimensiona non poco le aspettative create dagli ultimi risultati positivi. Credere di aver risolto tutti i problemi che questa squadra ha dimostrato di avere, nel breve volgere di poco più di un mese di “cura Ragno”, era pura utopia. La speranza era che, nonostante tutto, i bianco azzurri riuscissero a venir fuori indenni da un campo difficile come il “Pasquale Novi”, grazie a una compattezza difensiva che, se anche non aiuta a realizzare gol, almeno impedisce di subirli.
E pensare che lo svantaggio al 34’ a opera di Petricciuolo fosse stato recuperato dopo solo due minuti, grazie alla quarta marcatura di Marcheggiani, infondeva una buona dose di fiducia; tant’è che i brindisini, sul finire del primo tempo, sfioravano il vantaggio con Bottalico che colpiva il palo. Nel secondo tempo però l’Agri si dimostrava più aggressivo e motivato a conquistare i tre punti e complice l’uscita dell’autore del pareggio del Brindisi per infortunio (si spera nulla di grave), realizzava la rete del definitivo vantaggio. La timida reazione degli adriatici si traduceva nei minuti finali del match con un unica occasione non sfruttata, sugli sviluppi di un corner, con il pallone che attraversava l’area piccola senza che nessun brindisino riuscisse ad approfittarne.
È quasi scontato ribadire come il Brindisi continui ad avere difficoltà nel reparto d’attacco con l’unico Marcheggiani che da solo non può sostenere tutto il peso e le responsabilità del gol. La società conosce questo limite e sicuramente proverà, se non lo sta già facendo, a garantirsi l’apporto di uno se non due attaccanti, che permettano al tecnico bianco azzurro di avere delle alternative tecnico-tattiche; così come sarà ugualmente importante trovare un “regista” capace di innescare le punte sotto porta e aumentare la pericolosità dell’attacco. Intanto speriamo che la squadra non si demoralizzi e si concentri al prossimo impegno che vedrà il Brindisi affrontare in casa il Matera.
Giancarlo Errico
