Calcio, serie D: Brindisi – Aversa 0 -1 (di Giancarlo Errico)

Il Brindisi continua la sua lenta ma inesorabile discesa verso il fondo classifica. Anche contro il Real Agro Aversa si assiste all’ennesima prova deludente degli undici di mister De Luca. Quello contro i campani era un match da vincere assolutamente e, di conseguenza, ci si aspettava una prova gagliarda e muscolare dei biancazzurri contro una diretta concorrente per la lotta retrocessione, ma ciò che si è vista al “Fanuzzi” non è stata altro che una nuova prova incolore di un gruppo che dovrebbe dare segnali ben diversi da quelli cui si è assistito. L’Aversa è giunta a Brindisi fortemente motivata dalla bella vittoria contro la capolista Casarano e pronta a giocarsi i tre punti; i biancazzurri erano invece consci che questo match rivestiva un’importanza strategica in ottica classifica e perciò da vincere con ogni mezzo. Dagli spalti ci si attendeva un atteggiamento ben più “cattivo” e grintoso, così come l’ha avuto l’Aversa che per altro ha subito due espulsioni (al 47° e all’82°) che potevano vanificare il loro risultato finale, ma così non è stato perché Sicignano & C. hanno continuato in maniera sterile a sbattere contro il muro difensivo degli aversani senza procurare reali rischi al portiere avversario. È difficile fare dei commenti dopo quanto visto in campo perché: 1)prendersela con i giocatori sarebbe semplice ma non corretto, nel senso che non si può pretendere da loro quello che evidentemente non possono dare; 2)accusare l’allenatore è quanto di più scontato si possa fare in situazioni del genere, ma è anche vero che De Luca ha, fin dall’inizio, cercato di trarre il meglio dalla rosa a sua disposizione con risultati alterni. Rimane la società che probabilmente può avere delle scusanti causa Covid19, ma per il resto ha tante responsabilità su quanto successo in passato e quanto ancora sta avvenendo in quest’ultimo periodo. Se pensano di raggiungere la salvezza con un manipolo di volenterosi ragazzotti, under e non, privi di esperienze in serie D si rischia grosso, e qui non si parla più della roulette dei play-out ma della retrocessione diretta, la prima dai tempi della serie B. Farebbero bene a tenerne conto!

Giancarlo Errico

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