Calcio, serie D: Brindisi – Fasano 2-2 (di Giancarlo Errico)

Un Brindisi bello a metà quello visto al “Fanuzzi” nel pareggio contro il Fasano, con un primo tempo ben giocato, tanto da guadagnarsi meritatamente il doppio vantaggio e un secondo tempo che ha visto emergere le solite lacune tecniche e caratteriali accentuate da due svarioni dell’estremo difensore brindisino che hanno consentito ai fasanesi l’insperato recupero. Era un match da vincere assolutamente e visti i primi 45 minuti sembrava un’impresa fattibile. I ragazzi di mister De Luca erano ben messi in campo con un 4/2/3/1 provato in settimana che dava i risultati sperati, con una difesa coperta e attenta alle ripartenze, un centrocampo solido e concreto che innescava la linea d’attacco, con Calemme e Palumbo sulle fasce e Forbes inedito centrale dietro l’attaccante Buglia. Le verticalizzazioni e la velocità del Brindisi mettevano in difficoltà la squadra di mister Costantini che ha subìto costantemente per tutta la prima frazione questa pressione. Durante la pausa c’era tra i presenti una fiducia tale, tanto da credere che finalmente sarebbero arrivati i tre punti, ma c’era anche la consapevolezza che il Fasano avrebbe reagito per rimettere in carreggiata un match fortemente compromesso. Detto, fatto! Nella seconda frazione di gioco si sono ribaltate le condizioni con i biancazzurri fasanesi che da subito mettevano sotto pressione l’undici brindisino, che da parte sua ritornava ad avere difficoltà nel costruire gioco e assumere un atteggiamento timoroso, con la conseguenza di incassare due reti e ottenere l’ennesimo inutile pareggio. I commenti del dopo partita del collaboratore tecnico Voglino, l’unico autorizzato a parlare causa silenzio stampa, spaziano dagli episodi sfortunati al momento negativo da superare, prendendo per buono i primi 45 minuti e su quelli costruire la salvezza. Si comprende e si giustifica la sua difesa d’ufficio, del resto non si può fare altro che coltivare la speranza e la fiducia, ma il campionato va avanti, il tempo stringe e la classifica diventa sempre più pericolosa. Incrociamo le dita!

Giancarlo Errico

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