Brindisi contro Francavilla in Sinni doveva essere il match della svolta nel cammino verso una salvezza dura ma possibile, ma è stata l’ennesima partita deludente che ha permesso ai lucani di sopravanzare in classifica i brindisini, i quali invece hanno evidenziato una volta di più i loro limiti tecnici, tattici e caratteriali. Il vantaggio per 1 a 0, con il primo gol dell’attaccante Evacuo, aveva fatto sperare i tifosi in un risultato finalmente positivo, ma da quel momento in poi si è vista in campo una sola squadra, quella allenata da Lazic. Quando una squadra ha come obiettivo quello di salvarsi deve mettere in campo le qualità, la sagacia e la cattiveria agonistica che gli uomini di De Luca non hanno mostrato, e se si perde contro una diretta concorrente e per giunta sul proprio campo le conseguenze sono fatali. Dall’inizio del campionato non abbiamo mai messo in discussione il difficile compito che spettava al mister biancazzurro, che tra mille difficoltà, societarie e non, è riuscito a tenere alte le motivazioni dei propri giocatori. I risultati non sono mai stati molto positivi, ma si è sempre pensato di giustificarli a causa delle circostanze avverse. Ora, giunti a sette turni dal termine del campionato, era doveroso chiedersi se quanto fatto fino a oggi da mister De Luca meritasse di essere valutato positivamente o no e quindi decidere il cambio di guida tecnica. Non possiamo prevedere quali potranno essere i risultati di questa scelta e soprattutto chi si assumerà tale pesantissimo onere, certo è che la società, corresponsabile di questa “debacle”, non poteva rimanere immobile. Come constatazione finale c’è da dire che dirigenti, tecnici e giocatori devono ringraziare l’assenza dei tifosi dallo stadio “Fanuzzi”, perché ciò ha evitato loro pesantissime contestazioni e umiliazioni.
Giancarlo Errico